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ZTL e Autovelox a Chieti - Assessore Colantonio “Strumenti in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Non chiamiamoli bancomat del Comune”


“In qualità di Assessore al Traffico ed alla Viabilità del Comune di Chieti ribadisco con fermezza l’importanza dell’istituzione delle ZTL con rilevazione automatica in centro storico e l’installazione degli autovelox in postazione fissa, collocati su assi viari e percorrenze definite "pericolose" dall'Osservatorio Nazionale, a causa dei decessi e dei numerosi incidenti avvenuti su quelle stesse strade”. È quanto evidenzia l’Assessore Mario Colantonio.

«Come amministratore pubblico – commenta l’Assessore - ho l’obbligo di salvaguardare prima di tutto la salute dei cittadini da emissioni dannose derivanti dal traffico urbano e conseguentemente il decoro urbano, la quiete pubblica, evitando "scorrazzamenti" notturni di conducenti irresponsabili e gli stessi pedoni, la cui pubblica incolumità può essere messa a rischio dalle auto che transitano nei vicoli del centro storico.

Che le strumentazioni tecnologiche per il controllo delle strade adottate dalle Amministrazioni pubbliche e quindi anche dal Comune di Chieti siano anche fonte di proventi economici è indubbio - prosegue l’Assessore - ma il dato più importante, mai evidenziato abbastanza dagli organi di stampa, è che se si paragonano le infrazioni comminate nei primi sei mesi del funzionamento dei dispositivi a quelle di oggi, i dati registrano riduzioni che vanno ben oltre il 60%, a dimostrazione che il cittadino ha un atteggiamento più rispettoso delle regole stradali. Per non parlare, poi, dell’abbassamento degli incidenti nel tratto viario in cui è installato l’autovelox di Brecciarola.

 

Per quanto riguarda il funzionamento delle ZTL di Chieti, il cui regolamento garantisce accesso e permessi temporanei in moltissimi casi, mi corre l’obbligo di precisare nel caso specifico della signora Lorella Di Biase, che asserisce di aver subito ben dieci multe nell'espletamento del suo servizio di volontariato presso la meritevole struttura "La Capanna di Betlemme" in via Ravizza, che la stessa è sprovvista di una autorizzazione permanente al transito nella zona, motivo per il quale le è interdetto il passaggio in auto lungo la strada negli orari in cui è attivo il varco e che laddove abbia invece richiesto nelle 72 ore antecedenti il transito una autorizzazione temporanea le è sempre stata concessa.    

Ad onor del vero, poi, – rimarca l’Assessore quando la signora ha effettuato regolare ricorso al Prefetto per le contestazioni ricevute, per un paio di esse la signora ha visto accolte le istanze in quanto complete della documentazione necessaria; lo stesso non è valso per altri ricorsi, rigettati dall’autorità competente e trasformati in ingiunzione, in quanto NON ERANO motivati gli stessi accessi.

La struttura di accoglienza e i numerosi volontari che la frequentano godono, giustamente, di autorizzazioni permanenti o provvisorie per il transito, previa comunicazione all'Ufficio Traffico del Comune – continua l’Assessore –; se un cittadino, ad esempio, intende portare in dono alla "Capanna di Betlemme" alimenti, indumenti o altri beni di prima necessità, anche non essendo volontario, può chiedere alla struttura di inviare una richiesta di autorizzazione all'Ufficio preposto per poter accedere con la propria vettura nell’area indicata. In caso diverso è vietato accedere liberamente nella zona e poi giustificare autonomamente il passaggio senza alcun tipo di riscontro da parte della struttura che ha beneficiato della libera donazione.

Come riferito dallo stesso Ufficio della Polizia Municipale - conclude l’Assessore - solo due delle sanzioni ricevute dalla signora sono state suffragate da giustificativi della struttura e quindi accolti dallo stesso Prefetto, le altre no. Questa è il Regolamento, questa è la legge».



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In questa pagina sono raccolte le informazioni che le Amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare nel proprio sito internet nell’ottica della trasparenza, buona amministrazione e di prevenzione dei fenomeni della corruzione (L.69/2009, L.213/2012, Dlgs33/2013, L.190/2012).