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Affidamento Familiare


L’affidamento familiare è un aiuto che viene offerto al minore la cui famiglia vive una situazione di difficoltà.

L’affidamento familiare prevede l’accoglienza temporanea di un/a bambino/a o di un/una ragazzo/a per il tempo necessario affinché la sua famiglia possa risolvere i propri problemi.

L’affidamento familiare è temporaneo e il suo obiettivo è il rientro del minore nella sua famiglia

L'affidamento può essere: 
  • residenziale: quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria, incontrando periodicamente i genitori.
  • part-time: quando il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana rimanendo a vivere con la sua famiglia.
  • diurno: quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte della giornata.

I Protagonisti:

  • Il/La bambino/a e/o il/la ragazzo/a: È il protagonista attorno al quale ruota il progetto di affidamento. Può essere italiano o straniero, in età pre-scolare, scolare, oppure un adolescente.
  • La famiglia d’origine: I genitori rappresentano il mondo del bambino, il suo primo ed immediato riferimento. Essi costituiscono perciò un legame che la famiglia affidataria è tenuta a salvaguardare, nel rispetto di quanto disposto dal progetto a tutela del minore.
  • La famiglia affidataria: Può essere una famiglia oppure una persona single. Si impegna ad accogliere il bambino, a provvedere al suo mantenimento, alla sua educazione e istruzione, in collaborazione con i Servizi competenti e tenendo conto, se possibile, delle indicazioni dei genitori. La famiglia affidataria può accedere alle agevolazioni previste dalla normativa e dal Comune.
  • Il Comune: L’intervento di affidamento familiare si realizza attraverso il lavoro integrato fra Servizi sociali del Comune che elaborano il progetto per il minore e la sua famiglia d’origine e l’Equipe Affido che segue e supporta gli affidatari.
  • Il Giudice Tutelare: Rende esecutivo il provvedimento di affidamento consensuale disposto dai Servizi sociali territoriali.
  • Il Tribunale per i Minorenni: Dispone l’affidamento giudiziale, quando sia necessario per il minore (ove manchi l’assenso dei genitori) e decide la sua cessazione

Il percorso

Ogni percorso di affidamento va pensato e realizzato in funzione della storia specifica di ciascun bambino. Per questo si parla di progetto individualizzato personalizzato, che individua obiettivi e durata dell’intervento, gli impegni assunti dai servizi e dalle famiglie.
Il progetto è flessibile, per rispondere ai cambiamenti necessari nel tempo. L’Equipe affido recepisce la richiesta per il bambino da parte dei Servizi sociali e individua i nuclei disponibili all’affidamento, per un adeguato abbinamento fra le esigenze del minore e della sua famiglia e le disponibilità della famiglia affidataria.
Gli operatori svolgono un costante monitoraggio dell’affido, individuano gli interventi di sostegno alla famiglia naturale e al/alla bambino/a o/e al/alla ragazzo/a (Servizi sociali e specialistici del territorio) e alla famiglia affidataria (Equipe affido).

Affidamento familiare
Descrizione

L’Equipe Territoriale per l’Affido di Chieti, afferisce all’Area della Tutela Minorile dell’Ente.
L'Equipe è composta dall’Assistente sociale del Comune e dalla psicologa del Consultorio.


Compiti dell’Equipe Affido:

  • Svolge azioni di sensibilizzazione al fine di promuovere la cultura dell'accoglienza solidale e dell'affidamento.
  • Attua iniziative volte al reperimento di famiglie e persone singole disponibili all'affidamento familiare e realizza una Banca Dati delle disponibilità a cui attingere per l'attivazione dei progetti di affidamento.
  • Accoglie le persone che si avvicinano all'affidamento familiare e predispone per loro percorsi di formazione sulle tematiche dell'affido.
  • Provvede alla conoscenza delle persone disponibili all'affidamento familiare attraverso un ciclo di colloqui psicosociali.
  • Sostiene e accompagna le famiglie affidatarie prima, durante e dopo la conclusione dell'affido.
  • Svolge attività di accompagnamento delle famiglie e delle persone singole, anche in collaborazione e sinergia con il terzo settore (es. Associazioni delle famiglie affidatarie etc.)

Requisiti del richiedente
Come si diventa affidatari:

Le famiglie, con o senza figli e/o le persone singole che intendono effettuare l'esperienza dell'affidamento familiare, e che sono residenti nel Comune di Chieti e nel territorio di competenza (come disciplinato dalle determinazioni dirigenziali della Regione Abruzzo), contattano direttamente l’assistente sociale per un primo incontro informativo e conoscitivo.

Se la coppia o il singolo decidono di confermare la propria disponibilità a tale esperienza, vengono invitate ad effettuare un percorso formativo (con l’Equipe del territorio o/e con Equipe di altri territori limitrofi o con le stesse Associazioni di famiglie affidatarie) e di conoscenza:  

  • Partecipazione ad incontri di gruppo di informazione- formazione.
  • Colloqui personali e di coppia con l'Assistente Sociale e lo Psicologo dell’Equipe Affido.

Alla fine del percorso le persone vengono inserite nella Banca Dati dell’Equipe Affido e verranno contattati nel momento in cui occorre attivare un progetto di affidamento familiare.

Informazioni

Ogni percorso di affidamento va pensato e realizzato in funzione della storia specifica di ciascun bambino.
Per questo si parla di progetto educativo personalizzato, in cui verranno individuati gli obiettivi dell'intervento, la sua durata, gli impegni assunti dai servizi e dalle famiglie.
Il progetto sarà flessibile per rispondere alle modificazioni che interverranno nel tempo nella situazione del minore e della sua famiglia, la quale potrà avvalersi di interventi di supporto finalizzati al superamento delle difficoltà e alla crescita delle capacità genitoriali. L’Equipe Affido recepisce la richiesta di un nucleo affidatario per il bambino da parte dei Servizi Sociali che lo seguono e individuano i nuclei disponibili al fine di un adeguato abbinamento fra le esigenze del bambino e della sua famiglia e le disponibilità della famiglia affidataria.
Gli operatori svolgeranno un costante monitoraggio dell'affido, individuando gli interventi di sostegno alla famiglia naturale e al bambino (Servizi Sociali e specialistici del territorio) e alla famiglia affidataria (Equipe Affido).

Normativa di riferimento

  • L. 173/2015:”Diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare”
  • L.184/1983, “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”, modificata dalla legge 149/2001
  • Linee di indirizzo per l’affidamento familiare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (2008)
  • Determinazione dirigenziale DPG023/152 del 7.02.22 avente ad oggetto: “Composizione del Tavolo Regionale Affido e Adozioni. Aggiornamento composizione Equipe Territoriali- Ulteriori provvedimenti”
  • Determinazione dirigenziale DPG023/152 del 30.11.21 “Composizione del Tavolo Regionale Affido e Adozioni Aggiornamento composizione Equipe Territoriali” Linee guida regionali per l’intervento in materia di affidamento familiare (Allegato Deliberazione n. 971 del 23.12.2013)
  • DGR n. 971 del 23.12.2013 “Linee guida per gli interventi in materia di affidamento familiare”. Istituzione del mese per l’affido
  • DGR n.391 del 26.06.2016 - Costituzione Equipe territoriali per l'affidamento familiare Determinazione
  • DPG023 n. 12 del 07.02.2022 "Composizione del Tavolo regionale affido e adozioni. Aggiornamento composizione Equipe territoriali. Ulteriori provvedimenti
  • Piano Sociale Regionale 2022-2024, approvato dalla GiuntaRegionale con DRG n. 43/c del 07/02/2022 approvato con verbale n. 63/2 del 24/02/2022 Consiglio Regionale dell'Abruzzo, nel quale è stata prevista l'unificazione delle Equipe Affido e Adozioni.

Equipe Territoriale per l’Affido - Riferimenti e contatti

Referente A.S. dott.ssa Francesca D’Atri
Indirizzo Viale Amendola, 53
tel. 0871/341593 cell. 320/4291002
E-mail: francesca.datri@comune.chieti.it
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