Lungo Corso Marrucino, principale arteria cittadina, si incontra il monumentale complesso della Chiesa di San Domenico con annesso Collegio degli Scolopi, ove attualmente hanno sede il Liceo Ginnasio G. B. Vico e il Convitto Nazionale omonimo. L’attuale Chiesa di San Domenico è in verità la Chiesa di Sant’Anna degli Scolopi, che prese la nuova denominazione successivamente all’abbattimento di quella originaria, sita nell’aerea attualmente occupata dal Palazzo dell’Amministrazione Provinciale. La Chiesa, consacrata nel 1672, presenta una facciata in pietra, con campanile in laterizio discosto dal corpo di fabbrica principale. La pianta è a navata unica con tre cappelle per lato e presbiterio stretto e profondo, pur conservando un impianto di tipo rinascimentale presenta un apparato decorativo di matrice barocca. Partendo dall’ingresso la prima cappella a destra è intitolata a San Pompilio M. Pirrotti e presenta una tela di Tommaso Cascella (1949) e delle decorazioni in stucco del sec XVIII. La seconda cappella a sinistra è intitolata alla Madonna del Rosario, reca una pregevole pala dipinta nel 1679 da Giacomo Farelli, artista della scuola napoletana del Giordano, da notare anche l’altare marmoreo di patronato della omonima Confraternita. Sono, inoltre, qui conservate due preziose Madonne Vestite1 raffiguranti la Madonna del Rosario e l’Addolorata.
La prima cappella a sinistra intitolata a San Martino, presenta una decorazione plastica allusiva alla vita del Santo e pala d’altare di Giacinto Diano dipinta alla fine del sec. XVIII, raffigurante San Giuseppe Calasanzio, dello stesso artista, molto operoso in Abruzzo, resta un affresco sulla volta del salone di rappresentanza di palazzo Martinetti-Bianchi.
Gli stucchi risultano per lo più di maestranze lombarde operanti a Chieti nei sec. XVII-XVIII.
Il pulpito ligneo è in stile tardo barocco di Maestri Abruzzesi.
1 La denominazione Madonna Vestita indica un tipo di statuaria, per lo più lignea, raffigurante la Vergine Maria, sola o con il Bambino Gesù, adornata con sontuosi abiti e ritenuta uno degli oggetti più caratteristici del credo popolare.