Sabato 2 aprile al Museo Archeologico La Civitella prenderà il via “Il linguaggio antico del cibo. Percorso didattico ed esperienziale di conoscenza e curiosità” ideato e realizzato dal gruppo “musA Connessioni per la cultura”, concessionaria dei servizi relativi ai percorsi educativi e alle attività culturali e didattiche presso sei siti museali della Direzione Regionale Musei Abruzzo.
L’iniziativa, che si snoderà nell’arco dei prossimi 6 mesi, coinvolgerà i due musei archeologici teatini La Civitella e Villa Frigerj, il museo archeologico di Campli, il Castello Piccolomini- Collezione Torlonia e Museo d’ Arte Sacra della Marsica, l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone a Sulmona e il Museo casa natale di Gabriele d’Annunzio a Pescara.
Un progetto culturale ampio, ambizioso, che intende promuovere la fruizione e la comunicazione dello straordinario patrimonio culturale dell’Abruzzo e contribuire a rilanciare la regione nel panorama del turismo lento e sostenibile, soprattutto in questo momento post-pandemia in cui le mete di viaggio sono orientate verso la prossimità.
Ma è soprattutto un progetto pensato per far riscoprire le relazioni umane, attraverso la scelta di un tema potente ed evocativo: il cibo.
Chi di noi non ha celebrato amicizie e successi, festeggiato ricorrenze familiari o commemorato eventi attorno a una tavola imbandita? Chi di noi non ha assaporato idee e sentimenti insieme a qualche buon piatto e ottimo vino o chi non ha sentito riecheggiare nella testa, e nel cuore, ricordi d’infanzia grazie a un gusto o a un profumo?
Il cibo, dunque, sarà il filo conduttore di una esperienza che ci farà risalire indietro nel tempo, fino al passato più remoto, nella nostra storia comune, lontana eppure così annidata nel presente contemporaneo.
Punto di partenza saranno i materiali custoditi nei musei che racconteranno storie di sopravvivenza dei primi uomini, di offerte alle divinità e di rituali culturali attraverso la voce di esperti e studiosi che il sabato pomeriggio dialogheranno con il pubblico regalando piccole storie e curiosità.
Sarà inoltre possibile seguire visite guidate concentrando la propria attenzione su quegli oggetti che ricordano il consumo di semplici cibi o le ebbrezze del vino e dei banchetti, gli sfarzi aristocratici o le penitenze dei conventi; oggetti che non sono solo semplici contenitori ma si caricano di significati simbolici.
Per i bambini il tema del cibo si trasformerà quasi ogni domenica in una occasione di divertimento attraverso giochi e indovinelli, da svolgere da soli o in famiglia.
E poiché il cibo è cultura, arte ma soprattutto convivialità e sensorialità non possono mancare “frammenti” di degustazione. Ogni sabato, al termine dei dialoghi e delle visite guidate, verranno proposti piccoli assaggi per far rivivere, attraverso l’esperienza del mangiare, le atmosfere, i gesti e le emozioni dei nostri antenati in una full immersion nella storia.
Questa è la sfida di musA: un viaggio esperienziale che parte dai più delicati, fragili e ricchi luoghi del nostro presente, i nostri Musei, luoghi di tutti e di ognuno.