Tutto pronto per la quinta edizione di “Autori in Piazza”, rassegna letteraria curata dallo scrittore Andrea Magno in collaborazione con il Comune di Chieti, che inizierà martedì 21 luglio alla Villa Comunale di Chieti.
Ventuno scrittori affermati, conosciuti a livello nazionale, si alterneranno in reading letterari nel cuore verde della città dal 21 al 25 luglio, a partire dalle ore 21.00, dando spazio a due presentazioni a serata.
«Voglia di dialogo e di confronto, di sentimenti e coralità, credo che il Covid abbia ingenerato ancor più, in ognuno di noi, questi sentimenti, ecco perché l’Amministrazione Comunale, nonostante le prescrizioni ministeriali ancora in atto riguardanti l’emergenza sanitaria, ha inteso promuovere questo spazio culturale all’aperto pensato per i lettori, gli autori, per chi lavora nel mondo dei libri e per i semplici appassionati – commenta il Sindaco Di Primio -. Ci siamo abituati, in questi mesi, a dirette web, a scrittori, musicisti, attori, che hanno dialogato con noi cercando di alleggerirci dal pensiero dell’epidemia ma organizzare degli incontri “dal vivo” ha un’altra atmosfera; la libertà di trovarsi di fronte uno scrittore e poter interagire con lui non potrà mai essere sostituita dalla freddezza di uno schermo. L’auspicio è che questa oasi naturale e culturale della città possa restituirci un po’ di entusiasmo e voglia di fare grazie
anche agli spunti e alle riflessioni di chi sarà chiamato a parteciparvi in prima persona, in primis gli autori tra cui spiccano nomi di richiamo nazionale».
«“Autori in Piazza”, che ci accompagna da cinque anni, è un progetto nel quale scrittori e scrittrici si raccontano, ci parlano dei loro libri e delle loro emozioni – spiega Andrea Magno -. Quest’anno alla rassegna saranno presenti ventuno autori con cui dialogare e confrontarsi: Romano De Marco, Nuela Celli, Eraldo Guadagnoli, Alessandra Prospero, Silvia Tufano, Cristina Mosca, Salvatore Basile, Peppe Millanta, Eleonora Molisani, Elsa Flacco, Maurizio Colasanti, Arturo Bernava, Daniela D'Alimonte, Giorgia Bellitti, Alessandra Prospero, Claudio Spinosa, Francesco Centorame, Valentina Salvagno, Ivano Marescotti e lo stesso Andrea Magno. Un ponte di parole per conoscerci e capirci, un abbraccio che non deve mai smettere di esistere».
IL PROGRAMMA
Martedì 21 luglio 2020, ore 21.00
Romano De Marco dialoga con Nuela Celli
(Il cacciatore di anime - Piemme)
martedì 21 luglio 2020, ore 22.00
Eraldo Guadagnoli dialoga con Alessandra Prospero
(I Pentacuminati 5 storie di (dis)ordinario mistero - Daimon edizioni)
mercoledì 22 luglio 2020, ore 21.00
Silvia Tufano dialoga con Cristina Mosca e Salvatore Basile
(Il lungo inverno invincibile - Scatole Parlanti)
mercoledì 22 luglio 2020, ore 22.00
Peppe Millanta dialoga con Eleonora Molisani
(La rotta delle nuvole - Ediciclo)
giovedì 23 luglio 2020, ore 21.00
Elsa Flacco e Maurizio Colasanti dialogano con Arturo Bernava
(Tre racconti per il teatro – Chiaredizioni)
giovedì 23 luglio 2020, ore 22.00
Ezio Riccardo Epifani dialoga con Arturo Bernava
(Cuore a chilometro zero - Edizioni il viandante)
venerdì 24 luglio 2020, ore 21,00
Daniela D'Alimonte, Giorgia Bellitti, Alessandra Prospero, Claudio Spinosa dialogano con Andrea Magno
(Fuori dal Coro - Chiaredizioni)
venerdì 24 luglio 2020, ore 22.00
Francesco Centorame dialoga con Valentina Salvagno
(Le parole per dirlo - Gemma Edizioni)
sabato 25 luglio 2020, ore 21.00
Ivano Marescotti dialoga con Andrea Magno
(Fatti Veri - WhiteFly Press)
NOTE
21 luglio 2020
Romano De Marco esordisce nella scrittura nel 2009 con il romanzo “Ferro e fuoco”, pubblicato nella collana “Il Giallo Mondadori” e ripubblicato in libreria, nel 2012, da Edizioni Pendragon. Nel 2011 esce il suo secondo romanzo “Milano a mano armata”, con la prefazione di Eraldo Baldini per l'editore Foschi di Forlì. Con questo secondo lavoro vince il premio "Lomellina in giallo" nel 2012. A gennaio 2013 è la volta di “A casa del diavolo” per la collana “TimeCrime” dell'editore Fanucci di Roma, classificatosi secondo al premio Nebbia Gialla 2013 e selezionato per il Premio Scerbanenco 2013. Nel gennaio 2014 pubblica il suo quarto romanzo “Io la troverò”, per la collana “Fox Crime” di Feltrinelli. Il romanzo si classifica secondo al Premio Nebbia Gialla 2014 e finalista al Premio Scerbanenco 2014. Nel 2015 pubblica due romanzi con Feltrinelli: “Città di polvere (finalista al Premio Scerbanenco 2015 e pubblicato in Spagna col titolo Ciudad de polvo e “Morte di Luna”. Nel 2017 passa all'editore Piemme del gruppo Mondadori con il thriller “L'uomo di casa” (vincitore premio lettori al premio Scerbanenco 2017). Il 27 marzo 2018, sempre per Piemme, esce il romanzo “Se la notte ti cerca” (premio Fedeli 2018) e il 18 giugno 2019 “Nero a Milano” che segna il ritorno dei personaggi Marco Tanzi e Luca Betti, già protagonisti di romanzi pubblicati con l'editore Feltrinelli. Con i suoi racconti ha partecipato a diverse antologie, tra le quali “Natale in noir” (2010), curata da Alessandra Buccheri e Paolo Gardinali; “Le Prince noir” (Aìsara, 2012); “Nessuna più” (Elliot, 2013); “Giallo di rigore” (Mondadori 2016); “Delitti al museo” (Mondadori 2019). Ha pubblicato inoltre racconti sulla rivista Linus e sul Corriere della Sera. Ha pubblicato racconti lunghi in ebook per l'editore Delos Digital nella collana Sex Force (poi rinominata Dream Force), diretta da Stefano Di Marino; collabora con la rivista Writer's Magazine Italia, diretta da Franco Forte; scrive articoli per i periodici del Giallo Mondadori; collabora con vari blog, è direttore artistico del festival "Giallo di sera a Ortona" dal 2019.
“IL CACCIATORE DI ANIME” è un romanzo che nasce dal cuore e che si propone di colpire al cuore, in due diverse maniere. La prima quella di appassionare i lettori a una trama tesa, avvincente, una indagine serrata che ha il sapore di una corsa senza respiro, per catturare il responsabile dei delitti rituali che sconvolgono l’equilibrio di un antico paese. L’altra è quella di far conoscere un luogo magico che è già meta di tanti visitatori ed estimatori ma che deve diventarlo sempre di più. Perché Peccioli è un modello virtuoso da prendere come esempio.
21 luglio 2020
Eraldo Guadagnoli nel 2016, fa il suo esordio da autore con ‘Scacco al re’, pubblicato da Cavinato Editore. Nel 2017, è la volta de ‘Il colore dell’inganno’, pubblicato da Virginia Edizioni, grazie al quale l’autore riceve una menzione di merito al ‘Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica’. In occasione del decennale del sisma che ha sconvolto l’Abruzzo, scrive ‘Ventuno’, una poesia inserita in una antologia edita dalla Daimon Edizioni, ‘La Poesia a dieci anni dal sisma’ edita dalla Daimon Edizioni.
“I PENTACUMINATI” di Eraldo Guadagnoli edito da Daimon Edizioni sono cinque racconti pungenti che non lasceranno indifferente il lettore: cinque storie immaginate da un autore mai scontato che ama sondare la psiche umana.
22 luglio 2020
Silvia Tufano, ritrattista, scrittrice, attrice di prosa e illustratrice, ha pubblicato racconti e romanzi, tra i quali “Il sole sorge a est” e “La pioggia si può bere”, rientrando nella top 100 della narrativa più letta su Amazon, restando per 34 settimane nei primi posti dei libri più letti al mondo e conquistando le giurie di 14 concorsi letterari tra i quali il Premio Matera.
Ha appena finito di scrivere il suo terzo libro dal titolo “IL LUNGO INVERNO INVINCIBILE”, romanzo fantasy che affronta la precaria condizione umana nella lotta costante per l’emersione dalla condizione di trasparenza umana e sociale dei protagonisti.
22 luglio 2020
Peppe Millanta ha esordito con il romanzo “Vinpeel degli orizzonti” (Neo), caso editoriale con il quale ha vinto numerosi premi nazionali, tra cui il Premio John Fante (2018), il Premio Alda Merini (2018), il Premio Città di Como (2019), oltre a essere stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi (2018) e selezionato per il Premio Campiello Opera Prima (2018). Nel 2017 ha fondato la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie, scuola di scrittura e di lettura dedicata alle arti narrative che opera in varie parti d’Italia.
Con “LA ROTTA DELLE NUVOLE”, Peppe Millanta ci porta con sé lungo la rotta evanescente delle nuvole. Armati di bussola e con il naso all’insù, da bravi sognatori testardi, impariamo dalle nuvole la capacità di sentirci liberi di andare e di oltrepassare la linea dei nostri orizzonti, la costanza necessaria a portare avanti i nostri sogni, l’esercizio del distacco o la forza della creatività, essenziale nell’allestire il paesaggio della nostra immaginazione.
23 luglio 2020
Elsa Flacco abruzzese di Guardiagrele (CH), insegna lettere al liceo scientifico. Tra il 1999 e il 2012 ha pubblicato articoli e saggi sul patrimonio storico-culturale dell’Abruzzo, in rivista e volume; suoi contributi sono apparsi nei Moduli di letteratura regionale abruzzese, Carabba 2007-2010, e in Abruzzo 1861. Gli scrittori abruzzesi e l’Unità d’Italia, Carabba 2012.
Del 2016 è il testo teatrale “Un palmo e mezzo sotto la terra”; nel 2017 è uscito per Oakmond Publishing il romanzo “Per Francesco che illumina la notte”, nel 2019 per la Libreria Musicale Italiana la biografia “Giuseppe Dell’Orefice. Un canto interrotto sulla scena napoletana dell’Ottocento”. Nel gennaio 2020 è uscito il volume “TRE RACCONTI PER IL TEATRO” scritto insieme a Maurizio Colasanti per Chiaredizioni.
Nel 2019 è stata nella giuria del XXII Premio Internazionale Ignazio Silone.
Maurizio Colasanti, direttore d'orchestra, compositore, è protagonista anche in campo letterario. Nella sua intensa carriera ha lavorato con le più importanti istituzioni musicali: Teatro Petruzzelli, Radio3 Rai Concerti al Quirinale, Seoul Philarmonic Orchestra, Teatro dell'Opera di Roma, Teatro Politeama Palermo, St. Martin in The Fields, Royal Academy of Music Londra, Orchestra Sinfonica Siciliana, Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Miami Symphony Orchestra, Solisti del Teatro alla Scala di Milano, Carnegie Hall, Melba Hall, Seoul Opera House, Camerata Istropolitana Bratislava. Ha collaborato con musicisti come A. Rosand, A. Pay, A. Braxtone, G. Schuller, M. Larrieu, P. Badura Skoda, F. Ayo, e con registi come E. Decaro, G. Cazzola, M. Di Mattia, T. Mischoupulos, S. Castellitto, E. Stinchelli.
“I TRE RACCONTI PER IL TEATRO” nascono dall'idea del direttore d'orchestra Maurizio Colasanti, in sodalizio con Elsa Flacco, di raccontare la realtà contemporanea attraverso apologhi ora malinconici ora grotteschi, la cui espressività sarà esaltata, negli spettacoli dal vivo, dalle musiche originali composte dallo stesso Colasanti. In FONDAZIONE 139, GLI AQUILONI DI ZUARA e LA CODA, i due autori ci accompagnano attraverso personaggi e vicende surreali e insieme più che mai reali e a noi vicini, nei loro drammi, dubbi e invincibili passioni. Il primo dei TRE RACCONTI a essere portato sulle scene, LA CODA, sarà rappresentato in prima assoluta a Guardiagrele il 22 luglio.
23 luglio 2020
Ezio Riccardo Epifani d'origine salentina, vive a Montesilvano. Con racconti brevi e poesie è risultato finalista in diversi concorsi letterari tra cui “Montesilvano Scrive” (2° classificato con il brano “Il giallo dell’oro” nel 2013; 4° classificato con il brano “Il nome oltre i tuoi occhi” nel 2014), “Salento Quante Storie 3” nel 2015, (2° classificato con il racconto “Sogno e realtà”).
Ha partecipato a dei corsi di scrittura tenuti dai docenti della Scuola Holden, Carla D'Alessio e Alessio Romano, e a laboratori di storytelling con lo scrittore Antonio Corradi.
Questa è la sua prima pubblicazione.
“CUORE A CHILOMETRO ZERO”. Minimo comun denominatore la parola “cuore” che, fin dal titolo, rappresenta il centro propulsivo non solo dei componimenti, ma anche della scrittura dell’autore. Il lemma “cuore”, nella silloge di Epifani, si declina in svariati modi, partendo, appunto, dall’origine, da quel chilometro zero da cui ha inizio la filiera delle emozioni e da cui si dipanano le storie, diverse, sì, ma tutte sorprendentemente affini nella ricerca del senso vero, genuino e meraviglioso, della vita.
24 luglio 2020
Francesco Centorame, attore, una delle voci a interpretare uno dei racconti, parla spagnolo, francese e inglese e ha frequentato per due anni la SMO di Pescara. Tra i suoi film come interprete, ricordiamo: Gli anni più belli (2020). Nel 2018 è stato scelto per interpretare il ruolo di Elia Santini nel remake italiano della web series Skam, Skam Italia. Nella seconda stagione della serie, il suo personaggio è uno dei protagonisti.
“LE PAROLE PER DIRLO”, Call Covid, riflessioni da leggere e ascoltare in QRcode con le voci di attori è un progetto ideato e curato da Valentina Salvagno. Raccolta di racconti, in collaborazione con FUTURA Interdisciplinary View e con TIC – The Inspiration Club, Pianoterra Onlus e Movie Making Experience.
L’ignoto, l’ingovernabile, si nasconde negli anfratti del quotidiano pronto a risvegliare paure nuove o sedimentate nel tempo. Riconoscere queste paure è l’origine di ogni evoluzione e nessun cambiamento può avvenire senza un grande atto di coraggio. Nato dalla forza interiore degli autori e delle persone che hanno creduto in questo progetto, il libro “Le parole per dirlo” dimostra che non è il gesto eroico a rendere autentica la vita ma l’audacia della coscienza a nobilitare i gesti quotidiani. Una raccolta di testi scritti durante il periodo di reclusione dovuta al Covid 19, parentesi di congedo fisico ma di vibrante flusso emotivo.
24 luglio 2020
Andrea Magno, siciliano dell’estremo sud. Un bel po’ più di cinquanta anni. A volte viandante altre stanziale, scrive per diletto, contrapponendo la scrittura alla sua formazione scientifica. Dice sempre che il bicchiere non è mezzo pieno o mezzo vuoto, vi se ne può sempre ancora versare.
“FUORI DAL CORO – poesie mai per caso”, AA.VV. edito da Chiaredizioni e a cura di Andrea Magno è nato casualmente, o forse non del tutto. Un percorso che si snoda per tutta l’Italia con una serie di tappe, dove è possibile “attingere” alla poesia. Trentatré autori più uno, e novantanove poesie più tre. Idealmente direi quasi tutti gli amanti della poesia possono trovare nell’antologia più di una autrice o un autore graditi al loro palato letterario. L’opera è dedicata a Enrico Nascimbeni, un artista assolutamente fuori dal coro, così come ogni autrice e autore dell’antologia, ma che insieme sono uno splendido coro.
25 luglio 2020
Ivano Marescotti (Villanova di Bagnacavallo, 1946) è attore, regista teatrale e drammaturgo. Impiegato per dieci anni all’ufficio urbanistica del Comune di Ravenna, nel 1981 si licenzia e inizia a esibirsi in teatri locali. Dopo anni di dura gavetta, dal 1985 inizia a collaborare con importanti compagnie nazionali lavorando, tra gli altri, con Giorgio Albertazzi, Mario Martone, Carlo Cecchi, Thierry Salmon, Valerio Binasco. Dall’esordio nel cinema, datato 1989 a oggi ha recitato in oltre 110 tra film, serie TV e fiction RAI e Mediaset a fianco di registi del calibro di Silvio Soldini, Roberto Benigni, Ridley Scott, Anthony Minghella, Klaus Maria Brandauer, Marco Risi, Pupi Avati, Carlo Mazzacurati, Marco Tullio Giordana, Antoine Fuqua, Giulio Base, Gabriele Muccino. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e vinto svariati premi, tra cui due Nastri d’Argento, il Premio Dante Alighieri per la diffusione della cultura italiana nel mondo. Nel 2011 ha inciso, per le edizioni Zanichelli, i 100 canti della Divina Commedia. Profondamente legato alla sua terra, la Bassa Romagna, Marescotti inizia nel 1993 un importante lavoro di recupero del suo dialetto, porta in teatro i testi di Raffaello Baldini. Dal 2004, attraverso la Patàka Communication, realizza i propri progetti culturali. Dal 2016 dirige a Ravenna, presso il Circolo degli Attori, il TAM (Teatro Accademia Marescotti) per la formazione di attori e attrici.
“FATTI VERI”, prima opera narrativa dell’attore e regista teatrale Ivano Marescotti, è una raccolta di racconti autobiografici dal sapore delle storie di una volta. Quelle narrate e tramandate nelle sere d’inverno davanti al camino. Il viaggio nel passato, che vede come indiscussi protagonisti la terra d’origine (la Bassa Romagna), i suoi abitanti e il suo dialetto, si apre con la nascita dell’autore e si chiude con la morte prematura del figlio. Una saga romagnola che affonda le radici nella cultura dei padri, ma che comunica nella lingua universale dell’arte e della creazione.