Chieti, 11 aprile 2023 – Sì della Giunta all’adesione del Comune di Chieti alla piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici, finalizzata a semplificare e coordinare la mobilità delle persone disabili su tutto il territorio nazionale. Il servizio è in fase di accreditamento, una volta completata la procedura l’utenza potrà farne uso.
“Si tratta di un importante passo avanti verso la semplificazione e, soprattutto, sul fronte dell’inclusione delle utenze deboli della strada – così il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alla Mobilità Stefano Rispoli e la comandante della Polizia Municipale Donatella Di Giovanni – Abbiamo seguito un percorso già proposto dall’A.N.C.I. ai Comuni non solo come soluzione innovativa, totalmente gratuita e senza oneri per l’adesione, ma soprattutto per l’utilità, perché mira a semplificare e coordinare la mobilità delle persone disabili su tutto il territorio nazionale. La piattaforma è partita lo scorso anno, dopo un rodaggio che ha dato risposte positive è ora in fase di pieno decollo. Noi abbiamo colto subito questa opportunità che va nella direzione di rendere più fruibile il diritto alla mobilità che costituisce condizione essenziale per l’integrazione sociale delle persone con disabilità. Si tratta di un tema che ci impegna da sempre e che stiamo portando avanti insieme al discorso dell’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché a quello del potenziamento degli stalli dedicati sulle nostre strade e piazze. La piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici è una banca dati centralizzata, che permetterà di gestire i contrassegni disabili, controllarne i dati e condividerli tra le Amministrazioni aderenti. Di conseguenza tale sistema consentirà ai Comuni che ne fanno parte di riconoscere il veicolo al servizio del disabile, la cui targa sia stata precedentemente inserita, evitando al titolare, in caso di circolazione in un Comune diverso da quello di residenza, di comunicare preventivamente i propri dati per entrare nelle ZTL e nelle strade e corsie dove vigono divieti e limitazioni. Va detto che il “Registro CUDE”, collegato all’Archivio Nazionale dei Veicoli, permetterà di raccogliere i dati “non sensibili” del contrassegno disabili (quindi ente di rilascio, numero, data di emissione, data di scadenza e targa associata), una riservatezza confermata dal fatto che il contrassegno è collegato al veicolo e non alla persona e dunque gli agenti preposti al controllo potranno verificare il requisito solo attraverso la targa. Gli interessati dovranno semplicemente chiedere al Comune di residenza l’attribuzione di un codice univoco, associato al contrassegno di cui sono titolari che consentirà loro anche di accedere autonomamente al sistema, quindi anche di modificare la lista dei veicoli associati al contrassegno oppure segnalando i casi in cui, per furto o smarrimento del CUDE, il contrassegno non è più valido.
La delibera è subito eseguibile, il Comune ora potrà accreditarsi alla piattaforma e a brevissimo l’utenza potrà usufruire del servizio”.