Chieti, 3 agosto 2023 – Dalla Giunta via libera a una delibera di indirizzo per assicurare continuità e migliore gestione possibile del nido comunale il Riccio e la volpe anche durante la procedura di dissesto. A brevissimo sarà pubblicata sul sito dell’Ente un’indagine di mercato per vagliare ipotesi sperimentali fra pubblico e privato.
“Si tratta di una scelta che ha come obiettivo quello di assicurare, la
continuità del Nido “il Riccio e La Volpe” di Via Amiterno, al fine di ridurre
a massimo i costi per accogliere 36 bambini dalle 7,30 alle 17,00 – così gli
assessori a Istruzione e Personale, Teresa Giammarino ed Enrico
Raimondi – A fronte della chiara e irrinunciabile esigenza di mantenerlo
operativo, emersa con la procedura di dissesto e con la redazione del bilancio
stabilmente riequilibrato, lo scorso 31 luglio ci siamo confrontati con i
sindacati, condividendo con loro sia l’esigenza di tenerlo aperto, sia ipotesi
per assicurare una gestione il più possibile diretta dello stesso. Per tali
ragioni abbiamo avviato un’azione volta a migliorare e definire la gestione dei
due asili nido comunali e l’apertura di un terzo asilo in fase di ultimazione a
piazza Carafa, tramite l’esperimento di procedura aperta per la ricerca di uno
o più soggetti gestori in concessione, ovvero una gestione mista pubblico-privata.
Il nostro obiettivo è quello di assicurare l’accoglienza di 36 ospiti del
Riccio e la Volpe e quelli del Bambi a tariffa ISEE e di procedere, in prima
battuta, a un’indagine di mercato volta all’individuazione di operatori
disponibili alla concessione di tutti o solo alcuni servizi complementari alle
esigenze del pieno esercizio della struttura di via Amiterno, mantenendo però in
servizio il personale comunale e, in particolar modo, quello educativo. Ci
interessa molto tentare questa soluzione “mista” per varie ragioni che abbiamo
posto anche alle parti sociali durante la riunione: innanzitutto perché allo
stato attuale è l’unica via che consente alle lavoratrici di continuare il
proprio percorso in via Amiterno, evitando così la reinternalizzazione in altri
uffici comunali. Attraverso la formula mista di gestione, infatti, le spettanze
del personale storico sarebbero coperte dall’Ente, che, sgravato da tutti gli
altri costi, avrebbe maggiore respiro e, importantissimo, manterrebbe il controllo
e la valutazione, attraverso una specifica commissione sui nidi affidati, per
garantire la qualità del servizio e la sicurezza dei bambini. Individuato il
soggetto, con l’auspicata gestione mista pubblico-privato, potremo sperimentare
una formula innovativa e soprattutto replicabile sugli altri nidi aperti e che
vogliamo aprire, compreso quello che nascerà al Villaggio Mediterraneo. Vale molto
l’esperienza fatta con il nido Bambi di via Buracchio, affidato in concessione
già da un anno e che oggi lavora a pieno regime e fornisce non solo l’accoglienza
al nido, ma anche laboratori e una serie di attività aggiuntive e collaterali
che potrebbero rendere convincente e competitiva la partnership. Per il Comune
è una scelta doverosa, sia per il rigore imposto dal dissesto, ma soprattutto
perché ci sono servizi che devono essere assicurati alle famiglie nonostante il
risanamento e a tutela di strutture strategiche oltre che importanti, i nidi sopravvissuti
ai tagli che chi ci ha preceduto ha operato nel settore già dal 2018 e che noi
non vogliamo replicare, come dimostra la scelta messa in campo”.
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