Chieti, 2 luglio 2021 – Il sindaco Diego Ferrara, con la comandante della Polizia Municipale Donatella Di Giovanni, ha ricevuto stamane in Comune gli agenti della Polizia Municipale che il giorno di Natale 2020 hanno salvato la vita allo psichiatra teatino Maurizio Centofanti, colto da infarto mentre faceva sport in strada ed ha consegnato loro una pergamena di pubblico ringraziamento, insieme al dottor Maurizio Centofanti, la persona che nel pomeriggio del 25 dicembre scorso a Filippone è stata soccorsa e accompagnata in ospedale dalla pattuglia composta dal vicecomandante Fabio Primiterra e dagli Appuntati Antonio Di Martino e Valentino Valente.
“Siamo davvero lieti di poter
celebrare questa piccola riunione nelle stanze del Comune – così il sindaco
Diego Ferrara – per dare un pubblico grazie ai nostri agenti che con
determinazione hanno agito e salvato una vita quel giorno e anche per far sì
che, superata la difficoltà, tutti gli attori di questa storia potessero
stringersi la mano e scambiarsi ricordi e ringraziamenti. I nostri sono stati
bravi ad aver intuito subito la gravità delle sue condizioni, caricandolo
nell’auto di servizio per condurlo a sirene spiegate in ospedale, dove è stato
subito accolto e salvato. Una storia a lieto fine, che ci rende orgogliosi,
perché la vita è un bene prezioso, come lo è il tempo di tutti: la presenza e
la determinazione dei nostri agenti della Polizia Municipale ne ha onorato
l’importanza, dando alla nostra città ragione di essere orgogliosa di chi, ogni
giorno, si mette a servizio degli altri e fa del suo dovere un bene prezioso
per tutta la comunità”.
“Grazie a loro io posso
raccontare quello che è accaduto – così il dottor Maurizio Centofanti, che ha
consegnato agli agenti una targa con i nomi di tutti e tre come segno di
ringraziamento – Facevo attività sportiva in strada, camminando, quando ho cominciato
ad avvertire uno strano malessere e ho deciso di chiamare mio figlio Francesco
che stavo raggiungendo chiedendogli di scendere. Una volta insieme lui mi ha
chiesto lumi su cosa dovesse fare per affrontare la situazione e abbiamo chiamato
l’ambulanza. Nell’attesa che arrivasse, eravamo peraltro in un momento
drammatico dell’emergenza covid, le mie condizioni non miglioravano, quando è
passata la pattuglia, lui ha fatto cenno di fermarsi e data la gravità della
situazione mi hanno trasportato in auto in ospedale. Ci ho messo del tempo per
elaborare la mia rinascita e affrontare l’emozione di questo ricongiungimento
con chi mi ha di fatto salvato la vita. Questo è il momento giusto per
stringerci la mano e dire grazie a chi ha contribuito a darmi una nuova
opportunità di vita, perché se fossi rimasto a terra avrei avuto veramente
poche chanche di farcela”.
“Un’emozione per tutti –
raccontano vicecomandante Fabio Primiterra e dagli Appuntati Antonio Di Martino
e Valentino Valente – ma anche un grande sollievo, oggi, stringerci la mano.
Eravamo di pattuglia e abbiamo capito subito che quello che da lontano sembrava
un semplice saluto, poteva essere una richiesta di soccorso. In quel momento l’unica
cosa che abbiamo pensato è stata stringere i tempi e cercare di farlo arrivare
al più presto in ospedale, anche caricandolo sulla nostra auto di pattuglia.
Siamo felici che questa scelta che sentivamo di dover fare, si sia rivelata
quella giusta e di trovarci oggi insieme a rendere pubblico il nostro racconto”.