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Riqualificazione dell’ex asilo Principessa di Piemonte. Amministrazione e Soprintendenza: “Così tornerà a vivere un edificio che appartiene alla memoria collettiva.


Pubblicato gio 5 settembre 2024 alle 13:55

Chieti, 5 settembre 2024 – Partiti i lavori di riqualificazione dell’ex asilo Principessa di Piemonte. Si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria e miglioramento sismico, con rinforzo statico dell’edificio, finanziato con fondi PNRR Missione 5, componente 2, di rigenerazione urbana. Stamane la conferenza stampa con l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, la soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara Chiara Delpino, la funzionaria Emanuela Criber, la restauratrice Isabella Pierigè e tutti gli altri soggetti tecnici del Comune e della Soprintendenza che si stanno occupando dei lavori.

 

Con gli interventi messi in cantiere vedremo risorgere l’antico splendore di uno degli edifici storici della città – così l’assessore Stefano Rispoli - . Il progetto in via di esecuzione comporta il miglioramento sismico dell’edificio con il mantenimento di tutti gli interventi architettonici esistenti. Tecnicamente si andranno a rinforzare sia gli intonaci sia le murature nonché i solai, con il recupero della facciata. Per quanto riguarda l’opera di rigenerazione urbana che l’Amministrazione Ferrara a avviato sin dal 2020 e che vedrà rinascere questo e tutti gli altri edifici della storia culturale e sociale cittadina, come palazzo Massangioli, l’ex cinema Eden, il complesso della via dei Conventi con la riqualificazione anche di piazza Garibaldi, le scuole Nolli e, non ultimo, anche palazzo d’Achille, prevede il recupero pieno di questo edificio, in nome anche di un’operazione identitaria, perché l’ex asilo appartiene alla storia di tantissimi teatini e alla memoria collettiva di Chieti. Inoltre la struttura diventerà completamente accessibile proprio per agevolare la piena fruibilità da parte della città e dei soggetti fragili e deboli”.

 

“Il progetto di restauro dell’Asilo Principessa di Piemonte è il primo tra quelli previsti nel PNRR che tocca un edificio simbolo della città - dichiara la Soprintendente Chiara Delpino - Abbiamo affiancato il Comune in tutte le fasi progettuali al fine di raggiungere il miglior risultato possibile, ora seguiremo il cantiere con i funzionari architetti e con la restauratrice, che si occuperà di guidare le delicate operazioni di restauro delle facciate. Questo bellissimo edificio degli anni Trenta del Novecento rappresenta per Chieti un’opera unica per la delicatezza e qualità delle decorazioni di gusto eclettico, parte integrante del piano di espansione urbanistico novecentesco di cui fanno parte anche la Villa Comunale, l’Opera Nazionale Dopolavoro e l’edificio della Gioventù Italiana del Littorio”.

 

L’INTERVENTO. Il progetto di rifunzionalizzazione dell’ex Asilo Principessa di Piemonte prevede l’esecuzione di un complesso di operazioni finalizzate a migliorare la fruibilità del bene. Il primo obiettivo, nella gerarchia delle scelte progettuali, è stato quello di mettere in sicurezza il bene sul profilo strutturale e sul profilo conservativo delle facciate. Le opere strutturali riguardano il consolidamento delle murature di spina con intonaco armato e il consolidamento di tutti i solai attraverso l’inserimento di una sottostruttura in acciaio. L’operazione più complessa, invece, sarà quella di restauro delle facciate, attualmente coinvolte da evidente stato di degrado dovuto a mancanza di operazioni manutentive nel tempo. Le superfici esterne sono caratterizzate da una grande complessità dovuta a varietà di materiali, tinte e tecniche decorative; i costi necessari per l’esecuzione di un restauro materico integrale e la completa reintegrazione degli apparati decorativi non conciliano con la globalità degli obiettivi dell’intervento, pertanto, nel bilanciamento delle esigenze, il progetto prevede l’esecuzione di interventi di pulitura e puntuali opere di consolidamento degli elementi in aggetto e degli intonaci, al fine di bloccare l’evoluzione del degrado e restituire integrità visiva all’intero volume. Si prevede, inoltre, di eseguire il completo e totale abbattimento delle barriere architettoniche tramite inserimento di un ascensore accessibile dall’ingresso principale che servirà tutti i livelli fino alla terrazza, soluzione che ha consentito di non sacrificare la scala monumentale, la leggibilità degli spazi e dell’ampio corridoio distributivo. Saranno completamente agibili e funzionali ai fini dell’uso associativo, e migliorati sul profilo energetico, i due livelli fuoristrada, in particolare sarà finalmente restituito all’uso il livello della terrazza, attualmente inaccessibile. La scelta dell’ultimo livello come luogo di rappresentanza si allinea perfettamente agli indirizzi del progetto degli anni ’30, modificato in corso d’opera da tetto a padiglione a terrazza, poiché uno dei criteri progettuali mirava a sfruttare spazi luminosi e arieggiati per migliorare la qualità d’uso da parte dei bambini che venivano accolti nella scuola. D’altro canto i due livelli sottostrada saranno utilizzabili come spazi di deposito, pur avendone previsto la riconfigurazione originale con la demolizione di alcune murature posticce che attualmente negano l’architettura del progetto originale. L’importo degli interventi è di circa 1.400.000 euro.

 

NOTE TECNICHE. Con Deliberazione del 30 aprile 1919 l’Amministrazione Comunale di Chieti concedeva un mutuo per la realizzazione della strada del nuovo rione, con l’intenzione di riordinare l’intera zona sul fronte orientale del centro storico, che meglio si prestava all’espansione della città. Il Piano di Ampliamento, predisposto dal Consiglio Comunale con la stessa deliberazione, prevedeva la costruzione di circa 60 villini. La zona fu prescelta anche per l’edificazione di importanti edifici pubblici quali l’Asilo d’Infanzia “Principessa di Piemonte”, l’OND ed il Villaggio dello Studente. Il progetto di costruzione del Nuovo Asilo Infantile “Principessa di Piemonte”, a firma del tecnico Giuseppe Florio, ingegnere dell’Ufficio Tecnico Comunale, fu approvato il 27 gennaio 1930. La spesa prevista per i lavori risultava di L. 620.000, che vennero affidati all’impresa esecutrice Società Anonima Cooperativa “Pro Chieti”. Il nuovo asilo fu consegnato al Comune di Chieti il 23 settembre 1932.

L’edificio, di gusto eclettico, presenta un impianto a pianta rettangolare e sviluppa su quattro livelli, compresa l’emergenza dell’ultimo livello su cui è presente un’ampia terrazza che affaccia verso sud-est. La struttura è in muratura portante di laterizio, mentre la copertura, prevista inizialmente a padiglione verrà sostituita in fase di esecuzione con una copertura a terrazzo; le cornici, gli stipiti e le modanature di porte e finestre, elementi qualificanti la figuratività complessiva, sono in pietra artificiale ad imitazione del travertino, connesse ai cordoli di calcestruzzo, in modo che la facciata sia completamente armonizzata con i paramenti ad intonaco rosso; il fronte principale, diviso verticalmente in cinque campate e orizzontalmente in due livelli da una fascia marcapiano modanata, presenta sulle testate, due volumi simmetrici e leggermente sporgenti, con quello di sinistra che ospita le scale, quello di destra aule e spazi accessori; sul fronte principale le due torrette presentano una zoccolatura ad intonaco liscio, fascia marcapiano, paraste angolari a bugnato al pianoterreno e lisce al piano superiore ed in corrispondenza di ogni piano, 4 arcate a tutto sesto con cornice modanata, concio di chiave, pilastrini con base modanata, capitello tuscanico e balaustra a riquadrature; il coronamento delle torrette, su tutti e 4 i prospetti, è definito da una ricca cornice modanata con decorazione a dentelli e ovoli, mensole e da un fastigio con decorazioni con stemma e ghirlande.


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