Chieti, 30 settembre 2021 – A fronte di una perizia tecnica effettuata dalla ditta incaricata dall’Amministrazione di verificare lo stato di salute delle alberature cittadine, l’Ufficio verde dell’Ente si appresta a iniziare una nuova tornata di interventi urgenti, che prevede la rimozione di circa 80 alberature in varie zone della città. Si procede perché gli esemplari sono risultati alle analisi tecniche in categoria di rischio D, caduta e sono di conseguenza da mettere subito in sicurezza, visto che la metà degli esemplari si trova in ambiti scolastici.
“Dobbiamo intervenire con urgenza perché si tratta di alberi pericolosi e irrecuperabili – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica, Chiara Zappalorto – e gire in fretta perché gran parte degli esemplari si trova all’interno delle aree verdi delle scuole e non vogliamo si ripeta il rischio corso a novembre 2020, quando un pino in piena vegetazione è collassato e si è ribaltato nel perimetro della primaria del Tricalle, fortunatamente chiusa quel sabato. Le ragioni che rendono pericolose le alberature sono diverse: abbiamo a che fare con alberi secchi, malati, che rivelano importanti carie interne, o attaccati da funghi che ne minano le radici e rendono imprevedibile e rovinosa la caduta. Si comincerà da via Benedetto Croce, per ragioni tecniche legate alla necessità di fermare la corrente sull’arteria per consentire gli interventi, lì dovranno essere rimossi 14 esemplari di tigli e platani, poi sarà la volta di via Ricci dove si interverrà su 7 piante di sofore (della specie delle acacie). Subito dopo saremo nelle aree verdi di tutte le scuole di competenza comunale, dove si trovano diverse tipologie di alberi: acacie, celtis, acero, cedri, pini, che per le medesime ragioni sopra esposte vanno rimossi prima che le condizioni meteo rendano ancora più rischiosa la loro permanenza.
Porteremo avanti le operazioni in tempi serrati, anche perché possa seguire al più presto la fase di ripristino, che contiamo di fare sia finalizzando le diverse promesse di donazione di alberi ricevute in queste settimane da parte di cittadini e associazioni, sia creando sinergie con enti e realtà economiche interessate a rendere ancora più verde la nostra città. Molto abbiamo già fatto in tal senso, molto ancora faremo, perché la cura del verde non può essere residuale, quando c’è di mezzo la pubblica incolumità che il Comune deve assicurare. Abbiamo condiviso questa esigenza anche con le associazioni ambientaliste, che sono al corrente degli interventi e della loro gravità e che, ci auguriamo, condividano con noi la priorità di agire per la sicurezza della popolazione e considerare la ripiantumazione come fase collegata sempre alle rimozioni. Passata questa urgenza, resta ferma la nostra intenzione di istituzionalizzare un tavolo verde dove realizzare un piano globale e condiviso di conoscenza e gestione della situazione cittadina, delle azioni svolte e di quelle da fare per la tutela, la manutenzione e il potenziamento di tutto il nostro patrimonio arboreo”.