Roma, 15 luglio – Si è svolto oggi presso il Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare il tavolo istituzionale dedicato allo stato di emergenza per la crisi idrogeologica che ha colpito nel 2022 i comuni di Chieti e Bucchianico, e il cui termine è previsto per la fine di agosto.
“La riunione ha confermato la piena attenzione del Governo e delle istituzioni sulla vicenda che ha colpito le comunità di Chieti e Bucchianico: garantiremo continuità al contributo di autonoma sistemazione per i cittadini evacuati, avvieremo il percorso per la ricostruzione delle abitazioni private con l’utilizzo dei fondi già stanziati, e accelereremo i tempi della ricostruzione pubblica. Un risultato concreto ottenuto grazie all’impegno congiunto di Regione, Parlamento, Comuni e Protezione Civile”, hanno dichiarato in una nota congiunta al termine dei lavori il Presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, e i parlamentari sen. Etel Sigismondi, sen. Guido Liris e Te l’on. Guerino Testa, il sindaco di Chieti Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e il vicesindaco di Bucchianico Simone Mancinelli.
Nel corso della riunione è stata confermata la volontà del Governo di prorogare la contabilità speciale e di garantire continuità ai Contributi di Autonoma Sistemazione (CAS) per i cittadini che, a causa delle frane, sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. È stata inoltre confermata la proroga della contabilità speciale, che permetterà l’utilizzo delle risorse anche oltre la scadenza dello stato di emergenza.
Particolare attenzione è stata riservata all’avvio della fase due dell’emergenza, con l’insediamento di un tavolo tecnico congiunto tra Casa Italia e i Comuni per definire le modalità operative e le priorità per la ricostruzione privata.
A tal fine, potranno essere utilizzati i 15 milioni di euro previsti da uno specifico emendamento parlamentare, con l’obiettivo di dare priorità agli interventi di sostituzione edilizia delle prime abitazioni. I rappresentanti istituzionali hanno evidenziato come la sostituzione edilizia rappresenti non solo una priorità, ma una scelta necessaria e, in molti casi, obbligata, da attuare all’interno dello stesso territorio comunale, sulla base dei criteri già stabiliti dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, è stata riconosciuta la necessità di accelerare le procedure tecnico-amministrative, grazie anche alla possibilità di assumere personale qualificato presso i Comuni interessati, con fondi previsti dalle ordinanze della Protezione Civile.
Durante l’incontro è stata inoltre sottolineata l’importanza del lavoro coordinato tra tutti i livelli istituzionali – Parlamento, Regione, Comuni, Protezione Civile nazionale e regionale – per assicurare risposte tempestive ed efficaci ai cittadini colpiti.
Il Presidente Marsilio e i parlamentari presenti hanno espresso “soddisfazione per l’esito del confronto e ribadito l’impegno a seguire con attenzione ogni passaggio successivo per garantire la massima operatività nei tempi più rapidi possibili”.
Il commento dell'Amministrazione.
“Torniamo a casa con un percorso definito e condiviso che porterà a una risposta importante per la città e la comunità colpita dal fenomeno del dissesto nella zona di Santa Maria – riferiscono il sindaco Diego Ferrara e il presidente Luigi Febo - . La prima certezza è che alla fine della fase di emergenza che si definirà ad agosto, seguirà una fase di post emergenza, con la proroga del Contributo di autonoma sistemazione per altri due anni, che avverrà attraverso un decreto del Governo in agosto e l’avvio della seconda fase con un tavolo tecnico che individuerà modi e tempi. Agli indennizzi e alle pratiche inerenti tutto il periodo da agosto in poi, potremo sopperire con un potenziamento di personale, per cui abbiamo già a disposizione la cifra di 280.000 euro, già assegnati, cosa che ci consentirà di dedicare uno sportello comunale alla città colpita dal dissesto per la sostituzione edilizia privata tramite indennizzo. Parallelamente, si attiverà tutta la parte dell’edilizia pubblica, in primis con la procedura per la delocalizzazione delle scuole chiuse e il recupero delle aree colpite, cosa che ci preme perché non esistano in città quartieri fantasma e poi quella per il consolidamento di tutta l’area. In questa seconda fase si faranno i lavori che saranno necessari, attingendo ad altre fonti di finanziamento regionali e del ministero dell’Ambientale, in modo da poter intervenire tempestivamente situazione per situazione, una volta che il monitoraggio in corso a cura dell’Università d’Annunzio avrà dato indicazioni precise della situazione e dei rimedi per affrontarla. Ringraziamo il ministro, il suo team, il presidente della Regione, i parlamentari presenti e anche quelli che si sono spesi perché Chieti non fosse sola in questo agire, continueremo il lavoro con il Gruppo comunale dedicato, che ci ha supportato anche in fase di redazione del piano, ci metteremo subito all’opera, per predisporre il da farsi, nonché il coinvolgimento della cittadinanza e dei comitati nati nella zona. Il nostro intento è lavorare insieme, evitando inutili contrapposizioni e soprattutto ostacoli: dobbiamo essere uniti perché è necessario continuare ad essere operativi”.