Mercoledì 21 dicembre 2022, con inizio alle ore 17,30 Aurelio Bigi presenterà al Teatro Marrucino il suo ultimo libro. Sarà, come è solito fare, una presentazione a più voci. Dopo i saluti del Sindaco Diego Ferrara, del Vice Sindaco Paolo De Cesare e del Presidente della Deputazione Teatrale Giustino Angeloni, la presentazione di Bigi, che si soffermerà sulle principali produzioni del Marrucino, prevede l’esecuzione musicale dei M. Fabio D’Orazio, Giuliano Mazzoccante, Giuseppe Pezzulo, Irene Tella e la partecipazione dell’attrice Giuliana Antenucci.
Il Comm. Mario Zuccarini pubblicò nel 1993 un bel libro sulla storia del Teatro Marrucino ripercorrendone le tappe sino al 1992.
Aurelio Bigi ha inteso dare seguito a questa storia aggiornandola sino al 2006. Ha conservato la stessa impaginazione del libro di Zuccarini: oltre 400 pagine formato A4, copertina rigida telata con scritta a caldo in oro e sopraccoperta a colori. E lo ha fatto sia grazie al patrocinio del Comune di Chieti e dello stesso Teatro Marrucino e sia al contributo di sponsor privati (Scarimec, Lux, La Panoramica Partinsieme, Electra System, Kursaal Distillerie, Adriatico Golf Club). L’imprenditoria privata a favore del territorio e della cultura.
Bigi ha così voluto immortalare un periodo particolare del Marrucino ricco di riconoscimenti, passando da teatro ospitante a teatro di produzione, con gli ambìti riconoscimenti di Teatro Lirico d’Abruzzo (nel 2000, dalla Regione Abruzzo) e di Teatro di Tradizione (nel 2003 dal Ministero). Anni in cui il Marrucino si dotò di una Orchestra e di un Coro, di una Compagnia di prosa, di laboratori orchestrali e corali, di danza contemporanea e di danza storica, di scenotecnica e di costumi, oltre a tre scuole di recitazione per ragazzi, per giovani e per adulti diretti da Sabatino Ciocca e che ha visto come insegnanti Giuliana Antenucci, Alba Bucciarelli e Manuela Paone e ad una scuola di alto perfezionamento di canto lirico con Alexandra Lazic. Il tutto passando per alcune iniziative che hanno lasciato il segno, quali la creazione della Settimana Mozartiana e del Premio Anton Giulio Majano. Un teatro che ha prodotto tanto. Con il suo direttore artistico per la concertistica e lirica Sergio Rendine, è andato per diverse volte in mondovisione con la sua produzione concertistica (Missa de beatificatione di Padre Pio, Passio et Resurrectio, Concerto di Natale del 2003 da Gerusalemme e Betlemme). Che ha avuto come ospiti della propria orchestra nomi quali Riccardo Muti, Gianluigi Gelmetti, Josè Carreras, Rejna Kabajwanska, Cecilia Gasdia, Vittorio Grigolo, Renato Bruson, Amij Stuard, Katia Ricciarelli, Monica Bacelli, Mischa Mainsky, oltre alla partecipazione di Uto Ughi, Salvatore Accardo, Luis Bakalow, Lazar e Pawel Berman, e tanti altri nomi di livello internazionale.
Con la direzione artistica di Natalia Di Iorio ha avuto cartelloni di prosa classico, contemporaneo e di comico d’autore in esclusiva per l’Abruzzo di altissimo livello. Come non ricordare l’Amletas con la regia di Eimuntas Necrosius in lingua lituana con sottotitoli. Uno spettacolo che in Italia, quell’anno fu rappresentato solo a Genova, capitale della cultura, e a Chieti. Come non ricordare l’Arlecchino servitore di due padroni con la regia storica di Giorgio Strehler, con Ferruccio Soleri, del Piccolo di Milano. Un gruppo del “Piccolo” si intrattenne per 5 giorni per curare laboratori con studenti non solo a Chieti ma anche a Lanciano, Ortona e Vasto. E che dire di Buchettino del Raffaello Sanzio con il pubblico ospitato dentro dei veri lettini con coperte, l’Elettra che sconvolse la platea sulla quale fu allestita una gradinata munita di cuffie che proiettavano lo spettatore nell’interno del palcoscenico. L’ultimo evento dell’era commissariale fu il Laboratorio di ben 5 giorni tenuto dentro e fuori il teatro da Judith Molina e Hannon Reznikov del Living Theatre di New York. Un’iniziativa fortemente voluta da Natalia.
Natalia se ne inventò una più del diavolo, incurante delle invidie e gelosie degli altri teatri abruzzesi. Nelle sue stagioni abbiamo avuto Toni Servillo, Ferruccio Soleri, Alessandro Gasman, Giuseppe Fiorello, Mario Scarpetta, Silvio Orlando, Rocco Papaleo, Luca De Filippo, Isa Danieli, Elio De Capitani, Pippo Patavina, Tuccio Musumeci, Mimmo Cuticchio con i suoi pupi, Umberto Orsini, Umberto Ceriani, Massimo Dapporto e tanti altri.
Per le nuove scritture non mi dilungo, elenco solo alcuni protagonisti che calcarono il nostro palcoscenico: Fausto Paravidino, Pippo Delbono, Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Licia Maglietta, Ascanio Celestini, Marco Paolini, Andrea Cosentino, Danio Manfredini, Moni Ovadia.
Per il comico d’autore ricordo invece Daniele Luttazzi, Paolo Rossi, Franco Neri, Gabriele Cirilli, Alessandro Bergonzoni, Lella Costa, Gene Gnocchi, Tullio Solenghi, Massimo Lopez, Maurizio Crozza, Antonio Cornacchione.
Anche la Danza, col suo direttore artistico Giorgio Mancini e con la responsabile della danza storica Maria Cristina Esposito raggiunse ottimi livelli. E così dicasi per il teatro dialettale con la direzione artistica di Maria Laura Di Petta e per l’operetta che giunse ad avere ben 8 titoli l’anno. Nessun Teatro in Italia offriva un così variegato ventaglio di titoli di operette.
Per non dimenticare tante altre iniziative: i concerti aperitivo, i tè concerto, il progetto Muse a favore degli studenti, il centenario della Figlia di Iorio, il progetto “Chi è di scena al Marrucino” che portò migliaia di spettatori a Chieti da ogni parte d’Abruzzo, le navette che prevedevano per ogni spettacolo del Marrucino un pullman che partiva da Pescara nord e portava pubblico al nostro Teatro e li riconduceva, al termine dello spettacolo a casa.
Ecco, questo ha voluto immortalare Bigi con il suo libro che ha anche tre allegati: nel primo vengono elencati gli spettacoli messi in scena nel Marrucino dal 1.1.1993 al 6.6.1996; nel secondo i nomi di tutti gli artisti che hanno calcato il nostro palcoscenico; nel terzo il nome dei registi degli spettacoli messi in scena. Nomi di alto profilo, a partire da Lindsay Kemp, che curò magistralmente l’opera lirica La Traviata.
Chieti, 17 dicembre 2022
Aurelio Bigi