Chieti, 5 maggio 2021 – Mentre il cantiere da lunedì 10 maggio interesserà l’intera estensione della piazza, il Comune scrive alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di ottenere l’autorizzazione di utilizzare il ribasso dell’appalto dei lavori di riqualificazione di piazza San Giustino, questo anche al fine di valorizzare gli scavi archeologici in corso.
“Lavoreremo in sinergia con la Soprintendenza, come abbiamo sempre detto – così il sindaco Diego Ferrara – ma è indispensabile capire il valore dei reperti emersi dal cantiere e trovare un modo per valorizzare tale scoperta. L’auspicio è che la situazione venga analizzata in tutta la sua importanza e straordinarietà, in virtù anche di un arricchimento storico e culturale della città”.
“Il cantiere andrà avanti, a giorni sulla parte a ridosso del tribunale si procederà, d’accordo con la Soprintendenza, alla pavimentazione, ma vogliamo che vadano avanti anche gli scavi archeologici, avuto il placet dal governo - così l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli e il capogruppo Pd Filippo Di Giovanni – A tal fine abbiamo chiesto al Governo di poter utilizzare il ribasso per approfondire sia l’ampiezza, sia il valore di quanto sta riemergendo dal passato della città. È una cifra importante, parliamo di 353.636,13 euro che ci consentirebbe anche di vagliare la correlazione tra i diversi rinvenimenti riferiti a epoche che vanno dal I secolo dopo Cristo all’epoca medievale. Lo facciamo attraverso un’interlocuzione con il Ministero ai Beni Culturali e il ministro Dario Franceschini, attivando tutta la filiera, istituzionale e politica, perché Chieti possa usufruire di questi fondi straordinari, derivanti dal ribasso del progetto e investirli nella riscoperta della sua storia e della sua identità. Poche realtà italiane possono vantare di avere simili rinvenimenti nel cuore del centro storico cittadino, per questo ci attiveremo su tutti fronti affinché questa Amministrazione possa cogliere l’opportunità di un rilancio all’insegna dell’archeologia e della sua storia, facendo divenire la piazza un polo attrattivo turistico e culturale e valorizzando tutte le incredibili bellezze che per troppi anni sono rimaste celate.
Una richiesta che nasce dalla consapevolezza che si tratta di presenze che appartengono alla città non solo come memoria, ma anche come valore attuale e volano di suoi possibili scenari di sviluppo futuri, mai provati prima. Siamo certi che il Ministro valuterà questa possibilità e non farà mancare attenzione alla nostra richiesta, che è condivisa anche con la Soprintendenza, con cui abbiamo una interlocuzione costante per capire come operare e come rendere fruibile tale scoperta, coniugandola ai lavori necessari a restituire alla città la piena fruibilità della piazza. Dal 10 maggio il cantiere si estenderà a tutta la sua ampiezza, al fine di vederla rinascere nuova e bella”.