Chieti, 26 gennaio 2022 – Comune e Piccolo Teatro dello Scalo uniti dal progetto di un Teatro di Legno con una capienza di circa 250 posti negli spazi adiacenti l’attuale sede della struttura teatrale intitolata all’imprenditore Nicola Sebastiani. I dettagli dell’opera che punta a ottenere i finanziamenti del PNRR per la sua sostenibilità sono illustrati stamane in presenza del sindaco Diego Ferrara e degli assessori a Cultura e Ambiente, Paolo de Cesare e Chiara Zappalorto, dal direttore artistico Giancamillo Marrone e dall’architetto Gianfranco Scatigna, che ha elaborato il progetto.
“Speriamo che questo progetto divenga al più presto cantiere – esordisce il sindaco Diego Ferrara - perché oltre al valore culturale del nuovo teatro bisogna guardare anche alla riqualificazione di un intero quartiere, quello di via Pescasseroli, dove la struttura ricadrebbe e dove investiremo 650.000 euro dei 20 milioni dei finanziamenti già ottenuti dal Piano di rigenerazione urbana. La creazione del teatro completerà questa rigenerazione e andrà a caratterizzare tutta quella parte della città. All’area mancava un polo, il progetto prevede l’edificio rivestito in legno, è un’opera moderna e sostenibile e avrà 258 posto per 700 mq. Dal punto di vista dell’Amministrazione, il progetto di fattibilità è già allo studio del settore urbanistica del Comune perché non vogliamo perdere l’opportunità di concorrere ai finanziamenti del PNRR”.
“Proviamo a realizzare un vero e proprio sogno – sottolinea Giancamillo Marrone - il territorio ha necessità di uno spazio del genere. Ci sono stati altri tentativi di portare un teatro in questa parte di città, ma non siamo mai arrivati a definire un percorso sicuro e completo per arrivarci, fino a questo progetto, nato da una chiacchierata con l’architetto Scatigna. In un primo momento avevamo pensato di lanciare un crowdfunding per realizzarlo, poi abbiamo pensato che potevamo mettere insieme finalità e forze con il Comune, grazie al PNRR e oggi speriamo che questa sia la volta buona per realizzarlo. Ci sono le buone condizioni per credere nel progetto e portarlo avanti, se tutta la città lo sostiene avremo presto il teatro che sogniamo e che darà risposte anche ad ampio raggio, visto che nell’area metropolitana manca una struttura aggregativa, nonché un luogo che possa essere messo a disposizione degli studenti per eventi e attività”.
“Il progetto prevede la realizzazione di un teatro di 258 posti simile a quello di Atessa e di Atri, poco più piccolo del Fenaroli di Lanciano – illustra il progettista Gianfranco Scatigna - . Niente cemento armato, tranne che per la fondazione, sarà una struttura di 30 metri per 18 e 14 metri lineari di altezza. Tutta la parte interna sarà rivestita in legno, l’esterno sarà permeato di pannelli in alluminio, che hanno una maggiore resistenza acustica e termica e che richiederanno la minore manutenzione possibile. La struttura si inserisce nel comparto dell’area di via Pescasseroli, oggetto di prossima riqualificazione e se otterremo il finanziamento si procederà in sinergia con gli interventi per identificare parcheggi, aree verdi e spazi in linea con la riqualificazione. Siamo in attesa dei bandi per attingere alle risorse del PNRR, ma stiamo già lavorando allo studio di fattibilità tecnica, che sarà in linea con quanto richiesto dai finanziamenti europei. L’edificio sarà quasi del tutto autosufficiente per l’approvigionamento energetico, grazie ai pannelli fotovoltaici. Si sta facendo uno sforzo per rendere il più esteso possibile il palco, che sarà di 10 metri di larghezza, più grande di quello del Marrucino, per un’area di 12 per quasi 9 metri complessivi, in modo da poter richiamare spettacoli di grande impatto. Sarà un teatro flessibile, con possibilità di utilizzo anche per festival e proiezioni cinematografiche. Al momento il costo di costruzione si aggira intorno a 2 milioni di euro, ma si tratta di un importo preliminare che potrà essere ridimensionato in base alle richieste del bando pubblico”.
“Un progetto importante che arriva da realtà consolidata nel territorio della nostra città da tanti anni, come il Piccolo Teatro dello Scalo – aggiunge l’assessore alla Cultura, Paolo De Cesare - che ha saputo coltivare con passione e dedizione il teatro a 360 gradi, le stagioni di prosa importanti e attori cresciuti e formati all’interno del Piccolo e del territorio. Onore alla realtà teatrale arrivata fino a questo punto e poi il risultato di un progetto così importante proprio perché oltre che bello è possibile. Il Comune farà la sua parte, ben lieto di farlo, con la speranza che questa sinergia sia il preludio del finanziamento dell’opera”.
“Una delle priorità dell’Amministrazione è quella della rigenerazione urbana – conclude l’assessore alle Politiche Europee e alla Transizione Ecologica, Chiara Zappalorto - anche delle aree verdi della città. Grazie a questo progetto abbiamo l’occasione di cambiare il destino di un’area incolta che non ha avuto fino ad oggi un’identità e che con questo progetto potrà essere riqualificata e si coniugherà alla rigenerazione urbana e culturale e sociale della zona circostante. L’ambizione c’è, il lavoro da fare tanto, ma il PNRR è un’occasione da non perdere e oggi si avvia un percorso che vogliamo davvero vedere concretizzato, al più presto”.