È “Chieti, Passato, presente e… futuro” di Raffaele Bigi il primo libro sistemato fra gli scaffali della biblioteca Bonincontro ospitata dal centro aggregativo gestito da Chieti Solidale al Villaggio Celdit. Un volume regalato alla struttura dal sindaco Diego Ferrara che ieri, in occasione della presentazione dei lavori di allestimento dello spazio, è stato sistemato in una delle librerie che conterranno i libri lasciati in eredità al Comune di Chieti dalla compianta professoressa Marilia Bonincontro. Si tratta di un patrimonio di circa 8.000 libri di vario genere, divenuto pubblico grazie alla donazione della poetessa teatina, una delle voci più autorevoli della poesia contemporanea italiana scomparsa nel 2019, e cuore del progetto “La biblioteca del buon incontro”, promosso e curato da Chieti Solidale, la società partecipata del Comune presieduta da Sonia Spinozzi e realizzato con fondi del Ministero della Giustizia e il coinvolgimento di 10 giovani di età compresa fra i 16 e 21 anni.
Ieri la simbolica riconsegna alla città con un incontro che segna l’ingresso nell’ultima fase delle attività e che si è svolto al Villaggio Celdit in parte in remoto, per consentire la partecipazione di autorità ed esponenti delle realtà culturali teatine. All’evento hanno partecipato in presenza il sindaco Diego Ferrara, primo utente della biblioteca, il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare, gli assessori all’Innovazione Sociale e Istruzione Mara Maretti e Teresa Giammarino e le consigliere comunali Barbara Di Roberto, Nunzia Castelli e Valentina De Luca, insieme agli operatori e i ragazzi coinvolti.
I volumi in questi giorni saranno catalogati e sistemati nelle scaffalature realizzate in condivisione da un attivissimo gruppo di operatori di Chieti Solidale, che ha avuto anche il prezioso supporto di 10 giovani e studenti, i quali hanno ridisegnato gli spazi, provveduto agli allestimenti e curato anche l’immagine e la realizzazione del logo della Biblioteca, dando esecuzione al progetto di cittadinanza attiva.
“Speriamo tutti che sia un nuovo inizio – hanno detto il sindaco Ferrara e i rappresentanti dell’Amministrazione – felici che la fase post pandemica ricominci da una biblioteca e dell’aver dato una casa e un futuro ai libri ricevuti in dono dalla nostra poetessa, con la speranza che gli spazi possano al più presto essere un nuovo luogo di aggregazione e di incontro della città e per i giovani in nome di una rinascita sociale e culturale”.
Il progetto e l'attività svolta dai ragazzi è raccontata nel blog "Il centro di lato", per scoprirlo, clicca qui