Chieti, 22 agosto 2025 - In attuazione al Decreto Legislativo n. 36/2021 e dei successivi correttivi (d.lgs. n. 163/2022 e d.lgs. n. 120/2023), entra in vigore un cambiamento decisivo per il mondo dell’associazionismo sportivo. Tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) hanno infatti tempo fino al 31 agosto 2025 per aggiornare i propri statuti, pena la cancellazione dal Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD) e la conseguente perdita dei benefici fiscali e amministrativi.
La riforma, come ribadito dal Dipartimento per lo Sport nella nota del 26 giugno 2025, introduce regole più stringenti in materia di trasparenza e gestione interna. Ogni statuto dovrà dichiarare esplicitamente l’assenza di fini di lucro, contenere l’indicazione puntuale delle attività sportive praticate e disciplinare in maniera chiara il funzionamento degli organi sociali, comprese le modalità di ammissione ed esclusione dei soci. Solo con l’inserimento di queste disposizioni sarà possibile mantenere l’iscrizione al Registro e continuare a godere delle agevolazioni previste.
“Questa riforma rappresenta un passaggio cruciale per il futuro delle nostre realtà dilettantistiche – sottolinea l’assessore allo Sport Manuel Pantalone – Le nuove regole richiedono uno sforzo di adeguamento che non deve essere vissuto come un adempimento burocratico, ma come un’opportunità per rafforzare la trasparenza e la correttezza gestionale delle associazioni. È importante che le ASD e le SSD del territorio non aspettino l’ultimo momento, molte hanno già provveduto, occorre che tutte avviino da subito il percorso di aggiornamento dei propri statuti, così da garantire continuità alle attività sportive e tutela per i propri associati. Per mettersi in regola sarà necessario convocare un’assemblea dei soci con strumenti tracciabili come la PEC, approvare le modifiche statutarie e procedere con la firma digitale. Il nuovo testo potrà essere registrato all’Agenzia delle Entrate e dovrà comunque essere caricato sulla piattaforma RASD attraverso SPID o CNS e una PEC attiva”.
Un processo che, nelle intenzioni del legislatore, non solo uniforma le regole a livello nazionale, ma contribuisce a rafforzare l’identità del sistema sportivo dilettantistico, garantendone trasparenza, correttezza e piena riconoscibilità istituzionale.