Chieti, 13 febbraio 2021. È stato consegnato a fine della conferenza stampa tenutasi stamane in Comune, il permesso a ricostruire il palazzo Trinchese di via Don Minzoni. Il sindaco Diego Ferrara e il vicesindaco Paolo De Cesare lo hanno consegnato nelle mani dei tecnici, dell’amministratore di condominio e dei condomini, che da oltre otto anni aspettavano un lieto fine su una vicenda difficile e sofferta.
“Stiamo permettendo un’operazione che la nostra comunità aspettava da troppo tempo – così il sindaco Diego Ferrara – abbiamo oggi un importante risultato, l’ufficio urbanistica ha voluto una fideiussione assicurativa per la ricostruzione dell’edificio, un’ulteriore azione, quella dei costi, che ci vedrà impegnati a portare avanti nel miglior modo possibile per le famiglie coinvolte e per l’Ente. Al momento la cosa importante è che si sblocchi l’azione, anche perché lo stato del palazzo stava diventando critico. Personalmente resto dispiaciuto per quanto la legge e le norme non siano state in grado di fare in questi anni, come Amministrazione ci siamo battuti e continueremo a farlo per una interpretazione più estensiva, chiedendo alla struttura il massimo per arrivare a una soluzione positiva per l’Ente e le persone coinvolte. Ora ci impegneremo a che, nel rispetto delle regole, si portino al minimo i carichi economici di questa vicenda”.
“Gli anni di stallo hanno procurato disagio e problemi a tutte le parti coinvolte in questa triste storia, che ora, finalmente trova una soluzione positiva – così il vicesindaco Paolo de Cesare - Già in campagna elettorale ci siamo spesi molto per affrontare questa situazione perché siamo coscienti che si tratta di una paralisi che ha generato disagio a tanti, ci sono persone che si sono viste privare di un bene essenziale qual è la casa e stanno pagando affitti e mutui e negli anni sono stati lasciati soli. Noi ci abbiamo messo la faccia e abbiamo lavorato con solerzia perché la situazione venisse sbloccata al più presto. In questi mesi di lavoro sono state diverse le riunioni per agevolare la soluzione e aggirare i tanti ostacoli che si sono creati. C’era un problema iniziale sulle verande, motivo per cui non si poteva agire sollecitamente con i permessi ad abbattere e ricostruire e abbiamo risolto con la ragionevolezza dell’ufficio urbanistico. Poi abbiamo trovato uno scoglio negli oneri, perché ci sono interpretazioni più restrittive nei Comuni a noi vicini, dove non solo si fanno pagare gli oneri di ricostruzione, ma anche quelli di abbattimento. Noi abbiamo dato un’interpretazione meno rigida, cosicché quelli di abbattimento non saranno computati, per quelli di ricostruzione, invece, ci siamo confrontati più volte con gli uffici per portare le agevolazioni al massimo nell’interesse dell’Ente e delle famiglie.
Il pagamento per rilasciare la concessione era un altro ostacolo, sul permesso a costruire che rilasciamo oggi c’è la dicitura “salvo conguaglio”, un importo che verrà definito a posteriori. Fino ad allora e per una questione di natura amministrativa il dirigente ha specificato che fosse emanata una polizza a garanzia delle spettanze. Venerdì il Trinchese ha presentato la polizza e lo stesso iter accadrà anche per il Panoramico, fino alla concessione del relativo permesso. Gli uffici sono a disposizione, saranno loro che vedranno la parte amministrativa, ma oggi si chiude una pagina triste per la nostra città, soprattutto per i residenti: ai quali siamo vicini per quello che hanno attraversato in questi otto anni, felici di essere riusciti a consegnare loro il documento che aspettavano. Siamo pronti e siamo sicuri che provvederanno ad abbattere e chiudere questa storia al meglio, restituendo un futuro nuovo e sicuro all’edificio e alla zona grazie anche alle agevolazioni del sisma bonus, avranno uno stabile moderno e bello e in regola con tutte le norme, come prevede la norma del sisma bonus”.
“Un risultato importante atteso da tempo – commentano l’amministratore Stefano Zuccarini e l’ingegner Giampiero Di Primio progettista e direttore dei lavori di entrambi gli edifici - raggiunto dopo essere stato a lungo sperato e lontano, questo è il sunto dell’unione di forze e volontà positive, da un lato i consiglieri, dall’altro i condomini, la giunta comunale. Abbiamo dialogato con grande disponibilità con l’ufficio urbanistica del Comune che ci ha dato informazioni in tempo reale e sempre ascolto, anche a prescindere dagli orari d’ufficio. Un trattamento che non abbiamo mai avuto in questi anni. Ora si apre una sfida più grande, ricostruire entro il 2022. Tutti hanno remato nel verso giusto, con pazienza e perseveranza verso l’obiettivo e questo è ora l’orizzonte. Il merito è condiviso con tutti, soprattutto con le famiglie, 30 nel Trinchese, che hanno sofferto in questi anni”.