Chieti, 2 luglio 2021 – Si svolgerà sabato 10 luglio la prima Notte del Commercio della città dopo la pandemia. Si tratta di un evento condiviso con il Tavolo Permanente del Commercio, presentato stamane in Comune dal sindaco Diego Ferrara, dall’assessore al Commercio Manuel Pantalone, dai rappresentanti di categoria, interpreti dell’iniziativa organizzata di concerto con l’Amministrazione, Confesercenti, Ascom, Aniac, Confcommercio, Confartigianato, Consorzio Chieti C’entro, Upa, Claai.
“Non sarà una notte bianca come quelle che si celebravano prima del covid, perché i tempi e l’attenzione per il futuro ci richiedono premure – annunciano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore al Commercio Manuel Pantalone - ma vuole essere una serata tutta dedicata al commercio con i negozi aperti fino almeno a mezzanotte e con eventi che si terranno all’interno delle attività, perché la contaminazione fra generi sia l’elemento di attrazione di questa prima manifestazione cittadina dopo la pandemia. L’idea è quella di un contenitore non solo per fare acquisti con comodo durante il periodo dei saldi, che inizieranno domani, sabato 3 luglio, ma anche di creare animazione del settore coinvolgendo tutta la categoria che invitiamo ad aderire numerosa a questa possibilità. Una sorta di grande prova generale di eventi che ripeteremo nei prossimi mesi e sempre su tutto il territorio della città, per dare alle attività occasione di ristoro e alla città la possibilità di recuperare la funzione commerciale che a Chieti appartiene storicamente, godendosi anche la città, l’offerta culturale e gli eventi che accompagneranno l’estate, ma soprattutto tornando a fare acquisti nei negozi di vicinato.
Sul fronte ripresa stiamo lavorando molto, grazie al tavolo del Commercio che abbiamo voluto e dove sono presenti tutti i rappresentanti del comparto che ringraziamo per la collaborazione e per le istanze che ci rappresentano. Chieti deve recuperare la sua attrattività, insieme stiamo lavorando a #Comprateatino, dobbiamo costruire il format più adeguato ed efficace per riaprire le porte dei nostri negozi, nei prossimi giorni contatteremo fisicamente i negozianti uno ad uno, per convincerli ad aderire all’avviso e partecipare numerosi alla Notte del Commercio, anche chi vende generi alimentari, oppure gli artigiani come i parrucchieri, come ci suggeriscono i partecipanti al tavolo, per dare alla città un’occasione di svago utile a fare acquisti e anche servizi nuovi, che fino alla mezzanotte di solito non ci sono. Chieti ha bisogno di ripartire e di farlo con manifestazioni di qualità, idee e tanta attenzione perché deve diventare una città più viva, che reagisce e che si sostiene, questa Amministrazione sarà sempre collaborativa”.
“I 15 mesi di chiusura hanno ferito le nostre imprese – aggiunge Marisa Tiberio di Confcommercio - il periodo di saldi deve rappresentare la rinascita. I negozi della moda hanno i magazzini stracolmi, la propensione al consumo non è tornata al periodo precovid, i dati del nostro osservatorio parlano di una bassa propensione al consumo per i saldi, pari a circa 171 euro di spese a famiglia, pari a circa 70 euro procapite e questa va sollecitata. Bisogna tornare a comprare locale e tornare turisti dentro le nostre città, consumando cultura e facendone un volano per tempi migliori. Da qui al 10 luglio lavoreremo perché la Notte sia bella e partecipata, invitando tutti i nostri colleghi ad accendere le vetrine e aprire i negozi”.
“Bisogna coinvolgere tutta la categoria – suggerisce Niki Sprecacenere, Confartigianato - l’invito che noi facciamo è ampliare la partecipazione anche agli artigiani, in modo da creare anche un motivo di più per frequentare la Notte, ad esempio i parrucchieri, con un’apertura straordinaria che di sicuro sarà apprezzata dalla cittadinanza. L’inventiva ci sosterrà, specie ora che sappiamo di essere ascoltati dall’Amministrazione”.
“La nostra categoria viene da dieci anni di abbandono da parte delle istituzioni – conclude Concetta De Santis del Consorzio Chieti C’entro - quello che serve a risollevare il comparto è proprio la presenza fattiva del Comune e il dialogo con le associazioni di categoria, per recuperare un rapporto fiduciario che in questi anni è mancato e lavorare, insieme, per il bene della città”.