Nella mattinata di oggi la Giunta ha esaminato la delibera sulle tariffe della TARI che dovrà essere approvata in Consiglio comunale. In attesa dei ruoli, si ricorda che tutte le comunicazioni inerenti IMU e TARI relative a denunce iniziali, variazioni e cessazioni vanno, allo stato attuale, indirizzate al Comune attraverso la mail certificata: protocollo@pec.comune.chieti.it oppure dovranno essere consegnate a mano nella sede centrale del Comune, in Corso Marrucino 81, allo sportello protocollo, ubicato a piano terra.
Per la TARI è inoltre disponibile anche la seguente mail: gestione.tari2024@comune.chieti.it.
“Con la delibera di oggi, una volta confermata in Consiglio, diamo futuro a una funzione di vitale importanza per le casse dell’Ente in dissesto, quella della riscossione – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori ad Ambiente e Finanze Chiara Zappalorto e Tiziana Della Penna – . Nonostante il Governo nei giorni scorsi abbia prorogato ulteriormente il termine per la determinazione delle tariffe portandolo avanti fino al 20 luglio, gli uffici hanno lavorato alacremente per stare in linea sulla data della prima proroga, ma soprattutto per procedere subito e stringere i tempi. Una premura dettata dalla necessità di restituire ossigeno al Comune e aggiungere un altro passo al percorso di risanamento dell’Ente.
Tutto resta pressoché invariato rispetto allo scorso anno, ci sono stati solo aggiustamenti non oltre il 2,5 per cento che derivano dal nuovo affidamento per la gestione del rifiuto indifferenziato, a seguito della completa chiusura della discarica Casoni.L’auspicio resta comunque quello di andare verso una diminuzione della TARI, com’è accaduto negli anni scorsi grazie ai fondi governativi che ci hanno consentito degli sgravi sia alle utenze domestiche che non domestiche. Di certo andremo verso un nuovo regolamento che punterà a una giusta modifica nel regolamento, che vogliamo concretizzare al più presto. Si tratta di perfezionamenti che non vogliono avere un carattere impositivo, ma correttivo di comportamenti errati e che generano costi sociali diffusi sul servizio che non è giusto che paghi tutta l’utenza, portando equità e differenziazione soprattutto fra le grandi utenze e quelle domestiche o non domestiche di piccole dimensioni. Un’azione a vantaggio della cittadinanza che contiamo di portare al più presto all’approvazione, considerato che gli uffici lavorano sull’argomento ormai da mesi”.