Chieti, 9 settembre 2022 – Nel pomeriggio di ieri si è tenuta l'assemblea ordinaria della società partecipata del Comune, la Teateservizi srl, per esaminare il bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2019 e per le deliberazioni conseguenti. Alla riunione hanno preso parte il sindaco Diego Ferrara, quale rappresentante del socio unico, Comune di Chieti; il liquidatore Luca Di Iorio; il presidente del Collegio sindacale, Matteo Di Fabio; i componenti sindaci effettivi Adelina Di Pietro e Luigi Mezzanotte.
“Sulla società stiamo facendo chiarezza e, al contempo, grazie all'impegno dell'azienda e dei consulenti che la assistono, stiamo ricostruendo la situazione patrimoniale rimasta nel caos per anni – riferisce il sindaco Ferrara – Per via della situazione creatasi intorno alla società, sia la messa in liquidazione che l’istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica, come socio unico abbiamo ritenuto necessaria una profonda verifica sullo stato di salute della stessa e del percorso da compiere a tutela dell’Ente, della società e della città. Con l’approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2019 avvenuta ieri, sono state accertate le perdite del 2019 e degli anni precedenti, mai emerse finora, che configurano un deficit patrimoniale complessivo di oltre euro 2,6 milioni. Si tratta di una cifra importante e finalmente certa, perché mai era stato ricostruito il quadro economico patrimoniale della società, cosa indispensabile per il suo futuro. Noi vogliamo provare a riscrivere un percorso di rilancio, mettendo in campo, grazie alle forze e alle competenze che in questi mesi hanno lavorato su Teateservizi, tutto il possibile per salvare la società, i suoi servizi e i lavoratori. Il lavoro in corso per la fissazione dei risultati degli anni successivi continuerà senza sosta nelle prossime settimane, in modo da arrivare alla determinazione anche degli anni 2020 e 2021, così completando il quadro mancante. Confidando nell'opera svolta dal liquidatore, sarà possibile riattivare al meglio tutte le funzioni della partecipata, perché possano tornare a dare servizi alla comunità e ad assolvere al compito per cui la società è nata”.