Chieti, 22 novembre 2022 – Si svolgerà domani, mercoledì 23 novembre con inizio alle ore 20 nel Foyer del Teatro Marrucino, la prima delle iniziative per il 25 novembre 2022, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che Chieti celebra con un programma speciale quest’anno. Prende il via la manifestazione “La violenza non è amore”, un’iniziativa voluta da Giunta e Presidenza del Consiglio comunale, nata in sinergia con la Centro antiviolenza Alpha, motore della rete comunale e realizzata con il patrocinio della Prefettura di Chieti e con la preziosa collaborazione delle associazioni cittadine che sono anima e cuore degli appuntamenti.
Due gli appuntamenti di domani, entrambi nel Salone Storico della Prefettura.
- Ore 10: Salone storico della Prefettura di Chieti,conferenza di presentazione dell’attività della rete antiviolenza del Comune di Chieti a cura di Marialaura Di Loreto, responsabile Cooperativa Alpha e coordinatrice della rete, saranno presenti anche il sindaco Diego Ferrara e gli assessori alle Politiche sociali e Pari Opportunità Mara Maretti e Fabio Stella.
- Ore 11: Salone storico della Prefettura di Chieti. Incontro dibattito “Le parole che fanno male”, il linguaggio dei media e della giurisprudenza di fronte alla violenza di genere. Introdurranno il Sindaco Diego Ferrara, la vicepresidente Silvia Di Pasquale, l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti e alle Pari opportunità Fabio Stella, il Prefetto Armando Forgione.
Relazioni di: Paola Spadari, consigliera segretaria dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, “I media e il racconto della violenza”; Ernesta Bonetti, avvocato di Alpha Centro Antiviolenza, “Sterotipi e pregiudizi nel linguaggio della giustizia”
“Abbiamo l’occasione di entrare nel vivo dell’attività della rete antiviolenza della città – così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e la vicepresidente Silvia Di Pasquale – per capire come opera e che tipo di realtà si trova di fronte sul territorio di Chieti. Voglio ringraziare il motore silenzioso di un’azione sociale che come Amministrazione e istituzione supportiamo con ogni mezzo. Le realtà come Alpha, le associazioni che operano nel terzo settore, sono delle sentinelle importanti e, spessissimo, sono il braccio operativo delle istituzioni. La rete a Chieti funziona bene, è attiva anche sul fronte più ampio del sociale, per dare risposte e sostegni ai cittadini in difficoltà. Come sindaco, inoltre, saluto con piacere la prima uscita abruzzese della segretaria dell’Ordine dei Giornalisti Nazionali e ringrazio i motori della categoria che si sono prodigati di portare in città una propria rappresentanza, per parlare di un linguaggio che è uno degli avamposti della tutela dalla violenza di genere. Un linguaggio non solo mediatico ma anche legale, avremo infatti una parte dell’incontro dedicata proprio a questo e concepita con il Foro di Chieti che è stato parte attiva per l’evento. Grazie al Centro antiviolenza abbiamo coinvolto anche le scuole che saranno collegate da remoto per seguire i lavori e interloquire con i relatori”.
“Un'iniziativa di sensibilizzazione ma anche di ricordo delle vittime di femminicidio – così l’assessore alle Politiche Sociali, Mara Maretti - L'Amministrazione è attenta e vigile, ne è testimonianza lo stanziamento per la prima volta di risorse nel nuovo piano sociale distrettuale per attività di sensibilizzazione nelle scuole e rivolte alla cittadinanza. Quello del Centro antiviolenza è un monitoraggio annuale che ci consente di conoscere come si sviluppa il fenomeno nel contesto cittadino e di capire cosa fare per rafforzare la rete, come formare tutti gli attori territoriali che ne fanno parte e potenziarli, perché è il punto di partenza di tutte le politiche sociali destinate alle diverse aree di bisogno. Abbiamo allargato il raggio “celebrativo” di questa giornata, perché alle donne arrivi chiaro il messaggio che l’Amministrazione supporta il Centro antiviolenza e che c’è un presidio territoriale che funziona benissimo per dare risposte”.
“Agire in rete è utilissimo perché insieme si arriva dove serve – conclude l’assessore alle Pari Opportunità, Fabio Stella - perché a volte anche misure che esistono per aiutare chi subisce violenza a uscirne, o a ricominciare una vita fanno fatica a raggiungere i destinatari. Molto c’è da fare sul fronte della sensibilizzazione, per questo ci rivolgiamo alle scuole, anche perché alcune situazioni famigliari molto critiche, emergono dai banchi e non possono essere trascurate”.