Chieti, 2 marzo 2022 – “Il futuro di Teateservizi non può essere scritto nella convocazione di un’assemblea dei soci fissata strumentalmente l’ultimo giorno di carica di un amministratore unico uscente. Né nell’ordine del giorno proposto ai soci che, di fatto, chiede la messa in liquidazione della società, senza un minimo di condivisione, né amministrativa, né politica con chi ha in mente soluzioni e provvedimenti diversi ed è preposto per legge a prendere decisioni in merito.
La nostra intenzione è scritta nero su bianco sul Documento Unico di Programmazione approvato dal Consiglio comunale a ottobre 2021 e che va in una direzione totalmente diversa, perché tiene conto di tutti i lavoratori e delle loro famiglie, si tratta di una quarantina di persone fra quelli stabili e a tempo determinato, per cui ci siamo impegnati in questi giorni. Una cosa l’abbiamo ben chiara, con il futuro di chi lavora per Teateservizi non si può giocare.
Così come non si scherza nemmeno con l’esigenza che questa Amministrazione sente ed ha, sin dal primo giorno di governo della città, di rendere i servizi e la qualità del lavoro di una delle due partecipate comunali, finalmente efficiente e positivo per l’Ente. Tutto ciò anche alla luce del piano di riequilibrio dei conti che stiamo affrontando per evitare a Chieti un nuovo e rovinoso dissesto.
Questa è la nostra posizione e la porteremo avanti. Lo faremo favorendo un avvicendamento con tempi strettissimi dei vertici di Teateservizi, peraltro il termine per le domande dell’avviso che abbiamo emanato per il nuovo amministratore unico scade l’11, il giorno dopo l’assemblea. Lo faremo coinvolgendo tutti gli attori, sia quelli istituzionali e sia le parti sociali, che ci garantiranno di arrivare a una soluzione condivisa e trasparente che, ad oggi, vediamo come unica strada possibile. È tale sia per il rispetto di un ruolo che il Comune deve avere, cioè quello di far funzionare la sua macchina amministrativa, ma anche in nome e per conto di una comunità che da noi aspetta delle risposte efficaci, vista la condizione di difficoltà che ci siamo trovati a gestire quando ne abbiamo assunto il governo”.
Il Sindaco
Diego Ferrara