“Si tratta di un percorso musicale che combina generi diversi e tecnologie innovative – illustra Garofalo - Un’idea nata durante il periodo di chiusura obbligatoria portata da questa pandemia come risposta all’esigenza di rilancio e di ripresa che è fortissimo nell’ambito dello spettacolo, uno dei settori più penalizzati dallo stop e ancora fermi a causa del coronavirus.
Come può un artista affrontare la sfida che limita il tempo e lo spazio condiviso con gli altri? Io credo che la risposta a questa domanda sia nella musica e non possa prescindere dal vissuto di un artista. I video sono nati da queste due esigenze: restare attivo, facendo il mio mestiere e valorizzare il patrimonio della città, grazie anche alla collaborazione del Comune di Chieti, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo, la Deputazione del Teatro Marrucino e il Club Unesco di Chieti.
Ciò che è venuto fuori è un mix audio-video capace di coinvolgere la mente e lo spirito nella sua magica potenza sensoriale. Un format innovativo anche per promuovere la città, che fonde storia e tecnologia, per realizzarlo abbiamo girato la città, perché facessero da scenario la Villa, il Teatro Marrucino, Chieti Scalo, i Tempietti Romani e utilizzato oltre agli strumenti di ripresa e di riproduzione della musica, anche un drone per poter catturare in sicurezza le immagini della città e far battere il cuore di Chieti al ritmo con cui abbiamo deciso di raccontare i vari luoghi dove abbiamo girato”.