Chieti, 30 giugno 2022 – “La notizia che, pur in concomitanza con la recrudescenza pandemica in atto, a partire dal 1 luglio ci sarà la sospensione delle attività delle USCA (Unità Speciali Di Continuità Assistenziale), rese operative all’inizio dell’emergenza covid nel 2020, lascia perplessi e sgomenti per il significato che assume nell’ambito delle già numerose criticità che caratterizzano l’assistenza sanitaria territoriale – così la presidente della Commissione Sanità Gabriella Ianiro - Le USCA si sono prodigate incessantemente nell’assistenza domiciliare di pazienti affetti da Covid in condizioni cliniche critiche, che non necessitavano di ricovero ospedaliero. La loro scomparsa genererebbe, alla luce dei dati odierni sui contagi, scompensi difficilmente colmabili nell’attività dei medici dell’assistenza primaria del territorio, già gravati da numerosissime incombenze sia cliniche che burocratiche, oltre che incidere ulteriormente sui ricoveri. Non si può, tuttavia, non sottolineare che, in assenza di ulteriori indicazioni ministeriali, era nota a tutti la naturale decadenza temporale di tali Unità Speciali, ribadita nell’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n.5 del 1/4/2022 in cui veniva stabilita la data del 30 giugno 2022 ed erano anche note le indicazioni dell’Assessorato Regionale, secondo cui attività finora svolte dalle USCA sarebbero state gestite dalle UCAT aziendali, Unità di coordinamento dell’assistenza territoriale, avendo ciascuna ASL il compito di rimodulare i servizi cessati. Purtroppo dobbiamo constatare che ad oggi nessuna soluzione è stata resa nota da parte della dirigenza aziendale, ma auspichiamo che in tempi brevissimi vengano messe in atto tutte le azioni necessarie per continuare ad offrire ai cittadini la giusta e necessaria assistenza, soprattutto per gli oncologici ed i fragili”.
“Con la vicenda della soppressione delle USCA si evidenzia ancora una volta l’incapacità e l’inefficienza della Regione Abruzzo sulla gestione del tema Sanità in generale e di garanzia di servizi e assistenza territoriale, in particolare – aggiunge la consigliera comunale Pd Barbara Di Roberto - In un momento in cui stanno emergendo in tutta la loro gravità i problemi e i disservizi, le carenze logistiche, di risorse economiche e di personale, che si riversano sull’ospedale di Chieti abbandonato a se stesso dalla discutibile gestione manageriale della ASL 02, non possiamo non accogliere e supportare la denuncia dei pazienti più fragili a cui, in caso di contagio da Covid, l’assistenza tempestiva e domiciliare dovrebbe essere ancora assicurata visto che il virus è ancora presente e contagioso. Ci uniamo, dunque, alla forte protesta dei pazienti oncologici perché comprendiamo perfettamente, anche per propria esperienza vissuta, il senso di frustrazione e inquietudine di chi in un momento di per sé così difficile, sente su di sé anche il timore di non trovare l’adeguata assistenza sanitaria se dovesse ammalarsi anche di Coronavirus. Con reparti ospedalieri in sofferenza, un Pronto Soccorso al collasso, le UCCP non ancora funzionanti, tutto ricadrebbe nuovamente sui medici di medicina generale, ma tutto graverebbe ancor di più sullo stato di salute generale dei pazienti. Siamo dunque al fianco del Sindaco Ferrara che, grazie anche alla voce che si è alzata dal consiglio comunale di lunedì scorso, ha già ottenuto importanti risultati per Chieti, e siamo certi che con la determinazione data dall’unità della nostra amministrazione riusciremo a salvaguardare il diritto di cura sul proprio territorio ai nostri concittadini”.