La Biblioteca Bonincontro apre al pubblico oggi nel Centro Multifunzionale del Villaggio Celdit, in piazza S. Pio X di Chieti Scalo. Organizzati gli spazi gestiti dalla Chieti Solidale e i quasi ottomila volumi, gli spazi potranno diventare fruibili anche per il pubblico e il quartiere, grazie al lavoro svolto da gruppo di lavoro autodefinitosi i Bonincontro's boys, che hanno montato le librerie, spolverato, catalogato, etichettato e collocato i volumi del pregiato patrimonio librario lasciato in eredità dalla poetessa Marilia Bonincontro al Comune di Chieti, tramite legatari. Un progetto, quello della biblioteca, partito con un finanziamento del Ministero della Giustizia rivolto proprio ai giovani con valore di prevenzione, a cui si è affiancato l’aiuto di vicinato del gruppo “Sferruzzanti del Villaggio” e dagli scout adulti M.A.S.C.I.
“Ho visto questa biblioteca prendere vita mese dopo mese - dice il sindaco Diego Ferrara – e oggi sono lieto di vederla raggiungere un doppio risultato: perché oggi Chieti conquista un nuovo spazio di aggregazione e perché il Comune, grazie all’attività di questo centro e di Chieti solidale, potrà promuovere la lettura fra i giovani. I benefici dei libri sono tangibili e scientificamente dimostrati, giovano all’umanità che ne fa uso e promuovono la crescita e lo sviluppo della comunità. Va premiata la tenacia di tutti coloro che hanno remato a favore di questo risultato. Un ringraziamento a quanti si sono spesi volontariamente e alla professoressa Bonincontro per il patrimonio librario e un invito alla cittadinanza perché la animi con la propria presenza e utilizzando il patrimonio che contiene”.
“L’apertura della Biblioteca Bonincontro è il punto di arrivo di un processo di rigenerazione sociale – afferma l’assessore all’Innovazione sociale Mara Maretti - è una buona pratica per la crescita della città, un esperimento virtuoso riconosciuto a livello nazionale, è un contesto che si fa forza delle proprie fragilità attraverso la generosità e la cooperazione volontaristica che, con il suo protagonismo sociale, è linfa vitale lì dove sono poche le risorse economiche da investire”.
“La Biblioteca così diventa un dono all’intera città – afferma la presidente di Chieti Solidale Sonia Spinozzi-. L’ottimo risultato ottenuto non è finalizzato soltanto alla cultura, ma a ciò che è ad essa prodromica, cioè alla prevenzione sociale che diventa inclusione. Si rivolge in primis alle nuove generazioni tentate dall’abbandono e dal rifiuto della scuola. Si rivolge alle famiglie, che sentono sempre più forte l’assenza di conciliazione tra lavoro e vita, e a tutti nella forma dell’aggregazione senza distinzione di genere, cultura, religione o lingua”.